Andrebbe incorniciato il “Nuovo Ordine
Mondiale”, il decalogo di Massimo Bucchi ieri sul “Venerdì di Repubblica”:
“Più ordine di così si muore.
Poi ci sono gli ordini religiosi, molto attivi
al nostro Oriente.
Poi la gente per pregare in Europa sceglie i
paesi di clausura, quelli come conventi circondati dai muri.
L’automazione ha un po’ rallentato, visto che
la gente costa ormai molto meno delle macchine.
Poi non si usa quasi più il verbo pregare,
sostituito da pagare, simbolo di una religione quasi unica.
Le locuzioni “vorrei un posto tranquillo dove
pagare” oppure “pago sempre prima di addormentarmi”, sono diventate tipiche del
nostro Sud e del nostro Nord, nonché dell’Est e dell’Ovest.
In molte zone l’ordine sviluppa in ordalia.
La gente è serena. Alla frase stai sereno
risponde al giornalista ma io sono sereno.
Viviamo nel più ordinato dei mondi possibili.
Comunque viene arrestato chiunque gli si
avvicini con un cerino acceso”.
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