lunedì 30 maggio 2016

Obama non cancella i torti

L’ultimo anno di presidenza Obama lo avrà dedicato al recupero dei torti: Cuba, Vietnam, Bomba atomica, in parte anche l’Iran. Il progetto è chiaro, l’esito minimo: la pacificazione è nei fatti ma non negli animi. In parte, forse, per l’incapacità di Obama di comunicare: il presidente della rete è un freddo. Non è un demagogo, e questo è ottimo, ma non eccita gli animi nemmeno per il bene.
Sicuramente, il mancato effetto “storico” dei suoi atti di riconciliazione è dovuto alla prudenza diplomatica che ha accettato di praticare – se non ha deciso lui stesso di praticarla. I papi, che hanno inaugurato questo genere di diplomazia, hanno riconosciuto i torti della chiesa, gli Usa no. Da qui l’insoddisfazione dei molti, soprattutto nei paesi vittime. Mentre l’effetto è stato nullo sull’opinione negli Usa, in questi stessi mesi probabilmente più sciovinista che mai.

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