Roberto
Napoletano e “Il Sole 24 Ore” si accorgono
che c’è un Weidmann in giro per l’Europa, e di preferenza in Italia, a
minacciare e minare l’Europa stessa. Meglio tardi che mai?
Ancora,
però, non si accorgono che il giovanotto non rappresenta se stesso, poca roba,
ma Angela Merkel che lo ha messo alla Bundesbank e ce lo tiene, anche se non ha
credito.
Hamilton,
che aveva problemi solo a vincere, non ne azzecca una. Gioco di squadra, romuovere
Rosberg? Improbabile. Vinceva con l’aiutino, che si può ingerire un anno ma non
due di seguito?
Tante
belle nomine, e importanti, e nemmeno una donna? E le quote rosa, la parità, il
femminismo? Non portano voti? Dove c’è da faticare è meglio di no?
Non ha
potuto nominare Adinolfi, suo generale di fiducia a Firenze, perfidamente intercettato
dagli altri generali, e ha nominato Toschi. Anche lui ex Firenze e intercettato
– con Adinolfi. Ma proprio per questo.
Renzi
mena schiaffoni alle tante polizie che liberamente si intercettano. Possibile
che non gli trovino nulla?
La
Germania fa corpo con l’Austria: se i migranti passano dall’Austria in Italia
la colpa è dell’Italia. Siamo tedeschi, la razza fa aggio anche sul ridicolo.
Poi diranno che non c’erano, non sapevano, non volevano.
Sette
processi a Berlusconi, in sette città diverse, per lo stesso capo d’accusa. Lo
ha deciso la giudice di Milano Laura Marchiondelli, su istanza di un pool di
tre o quattro sostituti della Procura della stessa città. Non avevano di meglio
(peggio) da fare?
Eravamo
a sette spose per sette fratelli. Ora a sette processi per una trombata. È
l’aria di Milano?
A
Severgnini riesce l’accoppiata Trump-Berlusconi, su input di “amici americani”.
La linea della resistenza si fa transatlantica. Ma Trump ha televisioni, dove
esibirsi, per alimentare la fama del
Grande Giornalista come fece Berlusconi?
Berlusconi
non è più l’ex senatore, ora è l’ex premier. Si prepara un’assoluzione a
Bruxelles? Siamo già a “ridatece er Puzzone”?
Si
discute alla Camera di allungare il processo fino a ventidue anni. Senza scandalo
di nessuno. Un processo di ventidue anni? Ridicolo, ma anche drammatico: è la “
prescrizione mai” (“fine pena mai” , etc.) voluta dai giudici.
Discutono
i Cinque Stelle sull’eredità di Casaleggio. Se e come il figlio Davide deve
subentragli. Senza senso del ridicolo, nemmeno loro. Senza che nessuno rilevi
il ridicolo. L’Italia che ha sempre riso del potere ora se ne paluda. Sarà il
“fascismo eterno”?
Sondaggi
alle stelle per Meloni sindaco di Roma. Una di un partito dell’1 per cento,
forse. Piace ai giornali, che commissionano questi “sondaggi”, e per quale
motivo?
Anche
Raggi piace. Ma lei è comprensibile: Cinque Stelle, sondaggi alle stelle.
E cosa
propone Giachetti, autocandidato Pd a sindaco di Roma? La legalizzazione del “fumo”,
la marijuana. Sembra di sognare.
Così,
fatti i conti, si scopre che gli immigrati entrano dall’Austria in Italia, e
non dall’Italia in Austria. E sono in piccolo numero, un paio di migliaia, non
c’è un problema di ordine pubblico. Ma perché non si vuole prendere atto che
gli austriaci sono xenofobi? Non da ora, dai tempi di Haider, quando non
c’erano immigrati alle porte – per non dire di tempi più remoti?
Non solo
il muro contro la malfida Italia, l’Austria vorrebbe poliziotti suoi in Italia
al posto dei poliziotti italiani. Perché i suoi sono migliori. Non è vero, ma
questa gente crede quello che vuole. Perché non prendere atto che l’Austria è
razzista, come lo era prima della guerra?
C’è un
business dell’Austria Felix, ma che c’entriamo noi.
Rassicurante
Vestager, commissaria Ue alla Concorrenza, si fa intervistare a quattro mani da
Bonanni e Giugliano su “Repubblica”: “Atlante è un modello per le banche”, dice
del costituendo fondo salvabanche. Però: 1) aspettiamo notizie, 2) i crediti
deteriorati vanno comprati a prezzi di mercato, 3) “non c’è un prezzo di mercato
per questo nuovo prodotto, i crediti deteriorati; parte della questione è creare
un mercato”, 4) “noi possiamo porre domande, fino ad ora non abbiamo ragioni
per farlo”. Così parlano i mafiosi intercettati
Frillo
web per il solito video rubato, in cui a Trinitapoli in Puglia, alla riunione
delle sinistre per un candidato comune a sindaco. un sindacalista Pd, Antonio
Andriano, insulta la candidata di Sel, Anna Maria Tarantino. Andriano si scusa
con un secondo video: “Sono comunista e analfabeta”. E spiega: “La Tarantino mi
ha chiamato col soprannome che tanto odio: Vidocq. Non ci ho visto più”.
L’analfabeta sa di Vidocq. A Trinitapoli si soprannominano Vidocq?
Malinconica
parata da qualche tempo di ultrasessantenni (ultrasettantenni?) nelle lettere
al giornale dei giornali maggiori. La specialità è sempre stata dei colonnelli
in pensione, ma ora non c’è altro. Augias li (e si) camuffa, su “Repubblica”.
Quelli del “Corriere” invece Sergio Romano li lascia vagare bradi – sapienti,
saccenti, e come si stava bene quando si stava peggio.
Boccaccio
al Csm. Una donna non può dire che un attore è bello, se è una giudice: il Csm si
riunisce e la punisce. Mentre fa finta di nulla se un giudice va in televisione
e sui giornali a dire che i politici sono ladri. Cosa c’è di boccaccesco? La volgarità
del Csm, il consiglio della più squallida lottizzazione che si erge a tribunale
supremo. Presieduto dal presidente della Repubblica.
La corsa
è a fare da megafono a Davigo: i politici sono tutti ladri. Sembrava che Cazzullo
ne prendesse le distanze, ma il “Corriere della sera” no, e porta a supporto il
giudice Morosini, “autorevole membro” del Csm. Quello che impiantò il processo
Stato-mafia.
Lo Stato
equiparato alla mafia – compreso dunque Morosini – non si sa se è più stupido o
cattivo (mafioso).
Fa senso
leggere “Repubblica” e “Corriere della sera” schierati a favore di Raggi, la
candidata di Grillo a sindaco di Roma, con falsi sondaggi, cronisti premurosi,
confronti dialettici sempre a lei favorevoli, e confronti con gli avversari sempre
per lei decisivi. Ma perché i due grandi giornali che fanno l’opinione in
Italia sarebbero migliori dell’avvocatessa Raggi, dello studio Previti?
Funzionari
in camicia bianca linda e cravatta, funzionarie in niqab di sartoria, e bambine
profughe con fioco in testa: accoglienza da fiaba di corte per la cancelliera Angela
Merkel: la crisi dei campi profughi siriani è risolta. Il freddo, il fango, la
fame? Sembra di sognare.
Un anno
e mezzo fa Standard and Poor’s declassò l’Italia a livello poco sopra la
spazzatura con questa motivazione: “Non crediamo che la riforma del lavoro
creerà occupazione a breve termine. Come conseguenza il già elevato tasso di
disoccupazione potrebbe peggiorare”. Poi la disoccupazione è scesa di quasi due
punti, e Standard & Poor’s? Che aspetta Trani ad arrestarli per
aggiotaggio?
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