domenica 1 maggio 2016

Ombre - 314

Roberto Napoletano e  “Il Sole 24 Ore” si accorgono che c’è un Weidmann in giro per l’Europa, e di preferenza in Italia, a minacciare e minare l’Europa stessa. Meglio tardi che mai?
Ancora, però, non si accorgono che il giovanotto non rappresenta se stesso, poca roba, ma Angela Merkel che lo ha messo alla Bundesbank e ce lo tiene, anche se non ha credito.

Hamilton, che aveva problemi solo a vincere, non ne azzecca una. Gioco di squadra, romuovere Rosberg? Improbabile. Vinceva con l’aiutino, che si può ingerire un anno ma non due di seguito?

Tante belle nomine, e importanti, e nemmeno una donna? E le quote rosa, la parità, il femminismo? Non portano voti? Dove c’è da faticare è meglio di no?

Non ha potuto nominare Adinolfi, suo generale di fiducia a Firenze, perfidamente intercettato dagli altri generali, e ha nominato Toschi. Anche lui ex Firenze e intercettato – con Adinolfi. Ma proprio per questo.
Renzi mena schiaffoni alle tante polizie che liberamente si intercettano. Possibile che non gli trovino nulla?

La Germania fa corpo con l’Austria: se i migranti passano dall’Austria in Italia la colpa è dell’Italia. Siamo tedeschi, la razza fa aggio anche sul ridicolo. Poi diranno che non c’erano, non sapevano, non volevano. 

Sette processi a Berlusconi, in sette città diverse, per lo stesso capo d’accusa. Lo ha deciso la giudice di Milano Laura Marchiondelli, su istanza di un pool di tre o quattro sostituti della Procura della stessa città. Non avevano di meglio (peggio) da fare? 

Eravamo a sette spose per sette fratelli. Ora a sette processi per una trombata. È l’aria di Milano? 

A Severgnini riesce l’accoppiata Trump-Berlusconi, su input di “amici americani”. La linea della resistenza si fa transatlantica. Ma Trump ha televisioni, dove esibirsi, per alimentare la fama del  Grande Giornalista come fece Berlusconi?

Berlusconi non è più l’ex senatore, ora è l’ex premier. Si prepara un’assoluzione a Bruxelles? Siamo già a “ridatece er Puzzone”?

Si discute alla Camera di allungare il processo fino a ventidue anni. Senza scandalo di nessuno. Un processo di ventidue anni? Ridicolo, ma anche drammatico: è la “ prescrizione mai” (“fine pena mai” , etc.) voluta dai giudici.

Discutono i Cinque Stelle sull’eredità di Casaleggio. Se e come il figlio Davide deve subentragli. Senza senso del ridicolo, nemmeno loro. Senza che nessuno rilevi il ridicolo. L’Italia che ha sempre riso del potere ora se ne paluda. Sarà il “fascismo eterno”?

Sondaggi alle stelle per Meloni sindaco di Roma. Una di un partito dell’1 per cento, forse. Piace ai giornali, che commissionano questi “sondaggi”, e per quale motivo?
Anche Raggi piace. Ma lei è comprensibile: Cinque Stelle, sondaggi alle stelle.

E cosa propone Giachetti, autocandidato Pd a sindaco di Roma? La legalizzazione del “fumo”, la marijuana. Sembra di sognare.

Così, fatti i conti, si scopre che gli immigrati entrano dall’Austria in Italia, e non dall’Italia in Austria. E sono in piccolo numero, un paio di migliaia, non c’è un problema di ordine pubblico. Ma perché non si vuole prendere atto che gli austriaci sono xenofobi? Non da ora, dai tempi di Haider, quando non c’erano immigrati alle porte – per non dire di tempi più remoti?

Non solo il muro contro la malfida Italia, l’Austria vorrebbe poliziotti suoi in Italia al posto dei poliziotti italiani. Perché i suoi sono migliori. Non è vero, ma questa gente crede quello che vuole. Perché non prendere atto che l’Austria è razzista, come lo era prima della guerra?
C’è un business dell’Austria Felix, ma che c’entriamo noi.

Rassicurante Vestager, commissaria Ue alla Concorrenza, si fa intervistare a quattro mani da Bonanni e Giugliano su “Repubblica”: “Atlante è un modello per le banche”, dice del costituendo fondo salvabanche. Però: 1) aspettiamo notizie, 2) i crediti deteriorati vanno comprati a prezzi di mercato, 3) “non c’è un prezzo di mercato per questo nuovo prodotto, i crediti deteriorati; parte della questione è creare un mercato”, 4) “noi possiamo porre domande, fino ad ora non abbiamo ragioni per farlo”. Così parlano i mafiosi intercettati

Frillo web per il solito video rubato, in cui a Trinitapoli in Puglia, alla riunione delle sinistre per un candidato comune a sindaco. un sindacalista Pd, Antonio Andriano, insulta la candidata di Sel, Anna Maria Tarantino. Andriano si scusa con un secondo video: “Sono comunista e analfabeta”. E spiega: “La Tarantino mi ha chiamato col soprannome che tanto odio: Vidocq. Non ci ho visto più”. L’analfabeta sa di Vidocq. A Trinitapoli si soprannominano Vidocq?

Malinconica parata da qualche tempo di ultrasessantenni (ultrasettantenni?) nelle lettere al giornale dei giornali maggiori. La specialità è sempre stata dei colonnelli in pensione, ma ora non c’è altro. Augias li (e si) camuffa, su “Repubblica”. Quelli del “Corriere” invece Sergio Romano li lascia vagare bradi – sapienti, saccenti, e come si stava bene quando si stava peggio.

Boccaccio al Csm. Una donna non può dire che un attore è bello, se è una giudice: il Csm si riunisce e la punisce. Mentre fa finta di nulla se un giudice va in televisione e sui giornali a dire che i politici sono ladri. Cosa c’è di boccaccesco? La volgarità del Csm, il consiglio della più squallida lottizzazione che si erge a tribunale supremo. Presieduto dal presidente della Repubblica.

La corsa è a fare da megafono a Davigo: i politici sono tutti ladri. Sembrava che Cazzullo ne prendesse le distanze, ma il “Corriere della sera” no, e porta a supporto il giudice Morosini, “autorevole membro” del Csm. Quello che impiantò il processo Stato-mafia.
Lo Stato equiparato alla mafia – compreso dunque Morosini – non si sa se è più stupido o cattivo (mafioso).

Fa senso leggere “Repubblica” e “Corriere della sera” schierati a favore di Raggi, la candidata di Grillo a sindaco di Roma, con falsi sondaggi, cronisti premurosi, confronti dialettici sempre a lei favorevoli, e confronti con gli avversari sempre per lei decisivi. Ma perché i due grandi giornali che fanno l’opinione in Italia sarebbero migliori dell’avvocatessa Raggi, dello studio Previti?

Funzionari in camicia bianca linda e cravatta, funzionarie in niqab di sartoria, e bambine profughe con fioco in testa: accoglienza da fiaba di corte per la cancelliera Angela Merkel: la crisi dei campi profughi siriani è risolta. Il freddo, il fango, la fame? Sembra di sognare.

Un anno e mezzo fa Standard and Poor’s declassò l’Italia a livello poco sopra la spazzatura con questa motivazione: “Non crediamo che la riforma del lavoro creerà occupazione a breve termine. Come conseguenza il già elevato tasso di disoccupazione potrebbe peggiorare”. Poi la disoccupazione è scesa di quasi due punti, e Standard & Poor’s? Che aspetta Trani ad arrestarli per aggiotaggio?

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