L’esercito
iracheno ha fatto 60 km. in un giorno – record per i cingolati – e ha “conquistato”
Falluja, l’imprendibile – vi s’è installato. Perché non c’è stata finora guerra
contro l’Is: non c’è guerra tra e aerei, cannoni e carri armati da una parte, e
cavalieri in pick-up dall’altra, seppure con la scimitarra. La verità è che l’Is
eravamo noi: ci faceva comodo, finché non è si è rivoltato contro.
Putin
in Siria forse non ha vinto niente, ma ha detto che il re è nudo.
Renzi
sempre più Mandrake, non se ne perde una. Di ritorno da Tokyo, tredici ore di
volo, tutta la notte di venerdì e oltre, sabato mattina è a Venezia, per
inaugurare la Biennale, il pomeriggio a Favazzina sullo Stretto, per inaugurare
un cavo della luce con la Sicilia, e nel mezzo a Trieste – un percorso più lungo,
il Venezia-Trieste, che il Trieste-Reggio Calabria. Più un’intervista di due pagine,
un’ora abbondante, con “Avvenire”. Ma dappertutto si è visto poco, eccetto che
sui media. Non è che è predente solo in immagine?
Il
direttore degli Uffizi fa invitare i turisti in coda alla biglietteria a
diffidare dei bagarini. Pronti i vigili urbani di Firenze lo multano: non ha il
permesso del Comune per dare l’avviso. Trecento euro di multa. I bagarini evidentemente
pagano di più.
La
Toscana è propria esosa, terra di banditi di passo.
Il
cortile esterno degli Uffizi e la stessa piazza della Signoria sono invasi, otre
che dai bagarini, da ambulanti di ogni specie e artisti di strada. Per loro i
vigili urbani non ci sono. Perché non hanno da pagare. Una città di “cravattari”?
“L’elezione
della prima donna, nera e mussulmana, alla presidenza della National Union of
Students” inglese, un successo del multiculturalismo, inciampa nel radicalismo
della neo eletta, anti-Israele e filo
palestinese, riferisce deluso Enrico Franceschini sul “Venerdì di Repubblica”.
La “prima donna, nera e mussulmana” è Malia Bouattia, “originaria dell’Algeria”.
Lo sapessero in Algeria che “Repubblica” li considera neri…
In
morte di mons. Capovilla, a 100 anni, si scopre che “ebbe la porpora solo nel
2014”, a 98 compiuti. In articulo mortis?
Anche papa Bergoglio ogni tanto scherza.
Enrico
Ioculano che lascia il Pd perché il partito non lo sostiene nell’emergenza
profughi a Ventimiglia, la città di cui è sindaco, non si illude? C’è un
partito Democratico? Un’organizzazione, una direzione.
Ioculano
stesso, che fa appello al partito come al principio di autorità, non è egli stesso espressione di questo partito
“liquido” – informe?
La
critica di Saviano a Renzi pe l’accordo con Verdini fa la “prima” politica di
“Repubblica”. Ruolo preminente dell’intellettuale nella politica? Piacerebbe
crederlo – un premio. Ma non è piuttosto irrilevanza degli argomenti politici a
sinistra, e nella sinistra, di cui il giornale si vuole l’anima?
Saviano
distingue, dal’altro lato della prima di “Repubblica” fra corruzione e corruzione percepita. Quale paese
pensereste più corrotto, chiede? Il Messico?L’Africa? Il Medio Oriente?
L’Italia? No, è l’Inghilterra, Per una corruzione “consustanziale al sistema
economico”. Come l’ostia? “Il sistema economico inglese si alimenta di
corruzione”.
Sprofonda
un lungarno a Firenze, allagato dall’acqua dell’acquedotto. Titola “la
Repubblica”: “Le città d’Italia abbandonate”. Da chi, da Dio? Chiudere il
rubinetto dell’acqua no, che veniva fuori come un torrente – normalmente basta
una telefonata?
Sempre
in tema, “la Repubblica” documenta con una serie di foto le voragini che si
sono aperte nei marciapiedi. Sei in quindici ani. Sono troppe?
Dire
che il sistema idrico è un colabrodo, no? Che gli acquedotti rimontano al
“ventennio”. Che l’acqua pubblica è uno degli strumenti più diffusi di corruzione.
Questo
non si po’ dire perché l’acqua è pubblica per unzione divina, si son fati
referendum per affermare questa origine. Poi dice che la corruzione è troppa.
Bianca
Berlinguer difende il padre Enrico contro “l’Unità”. Confinata alla rubrica delle
lettere. Come Pietro Mancini, che a ogni evento evoca il padre Giacomo, e lo
pubblicano, ma nelle lettere. Insistono per esercitare la memoria? Non ne esce
bene, i direttori che li confinano lo sanno. Per masochismo, allora? E perché i
figli sarebbero inconsolabili?
L’Eritrea
è diventata indipendente giuridicamente con le carte italiane, dell’occupazione.
Jugulata da allora dal solito ras, all’origine sovietizzante, della guerra
d’indipendenza. Ma con uno strano rispetto dei resti dell’Italia, che ormai
risalgono a tre quarti di secolo fa – mentre altrove, in Somalia, in Etiopia e
nella stessa Libia, sono stati picconati, con grande spreco di energie.
La
storia è a volte strana. Ma per saperlo bisogna andare a vedere la mostra di Toby
Binder.
Tanti
gli inviati, ma l’Italia scopre l’Eritrea con Binder, fotografo tedesco.
Il
primo a prendere la parola contro il referendum di Renzi è Ugo De Siervo, un
costituzionalista fra i tanti, che si fa forte della qualifica di ex presidente
della corte Costituzionale. La cui figlia Lucia è invece renziana doc, insieme
col marito Filippo Vannoni, e per questo al top del Comune di Firenze, lei
dirigente, lui presidente di Publiacqua, la società idrica consortile di mezza
Toscana.
Padri
e figli hanno libertà di professione politica, e non è detto che facciano
carriera per motivi politici – in questo caso sì. Ma un po’ di discrezione?
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