9,1 per cento il calo del pil
dal 2008 a oggi.
Secondo la Confindustria, la
metà della riduzione del pil ha carattere permanente e non ciclico: una capacità
produttiva perduta.
58,9 miliardi nel 2015, il 36 per cento del pil, le rate di mutui e prestiti, e le bollette di luce, gas e telefono in morosità. In calo come numero rispetto al 2014, del 6 per cento, ma in aumento del 5 per cento come ammontare - del 37 per cento rispetto al 2012.
Rate e bollette non pagate sono state il doppio che nel 2007.
Prezzi sempre in calo, dello 0,4 per cento ad aprile, dopo lo 0,2 di marzo.
Rate e bollette non pagate sono state il doppio che nel 2007.
Prezzi sempre in calo, dello 0,4 per cento ad aprile, dopo lo 0,2 di marzo.
Cinquantamila bancari, su 350
mila, si sono prepensionati. Altri 20 mila sono in lista.
Lavoro e ripresa: il 70 per
cento non ci cede, al sondaggio Demos-Coop per i Primo maggio.
Crede che il futuro resta
incerto oggi il 66 per cento del campione Demos-Coop, contro il 54 per cento
del 2008 e il 59 per cento de 2012
La disoccupazione, scesa “a
sorpresa” a marzo all’11,4 per cento in Italia e al 10,2 nell’eurozona, ha in
realtà beneficiato di dati stagionali, e resta quasi il doppio di quella degli
Usa.
Gli investimenti sono in calo
in Germania e i consumi ristagnano Oggi
come dall’inizio della crisi.
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