Viene prima Ernesto
Carbone, da Cosenza, o prima Guerrera? Forse viene prima la figlia di Carbone,
che probabilmente frequenta il social di Guerrera, e quindi il problema dell’uovo
e la gallina viene a un capo. Anche perché è irrilevante, malgrado tanti
fingano scandalo – niente di male a irridere i perdenti delle trivelle: il libro
di Guerrera era già stampato quando Carbone dixit, e la parola che fa male è da
tempo nell’uso di Sabina Guzzanti e Emma Marrone tra i tanti.
Questa è la seconda
raccolta, dopo “Mai ‘na gioia”, della pagina facebook “Se i quadri potessero parlare”.
Lo dice “La morte sposa” di Thomas Cooper Gotch, e quindi si capisce che non
piaccia. Ma il malocchio si disperde attraverso 80 quadri, un scelta raffinatissima, anche
a far meno delle vignette dissacranti del romanesco esteta.
Stefano Guerrera, Ciaone, Bur, pp. 162, ill., ril. €
10,90
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