Il dato di Roma è chiaro: i dem ex Pci hanno
votato Raggi. Non può essere altrimenti: 454 mila voti per Raggi (412 mila per
la sua unica lista, 5 Stelle), solo 201 mila del partito Democratico per
Giachetti. Con Raggi stravincente in tutte le aree della città, eccetto Prati e
Parioli. Votano Pd professionisti e commercianti, che una volta votavano Dc , magari
di sinistra. La base tradizionale del Pci non c’è più, non per il partito
Democratico.
È come se ci fosse un rifiuto della neo
incarnazione del compromesso storico all’interno dello stesso partito, il Pd.
Ora che il Pd è saldamente in mano ai democristiani (Popolari) di Renzi.
Un’altra lettura possibile del voto è quella
antisistema. Ma non è nuova, ricorreva già nel 1992: contro il sistema partiti
e la corruzione il voto va ai nuovi e nuovissimi. Ma non c’è molto nuovismo
altrove - non ce n’è nemmeno poco, Grillo stravede. Succede solo a Roma, dove
il Pd è dichiaratamente anti-Renzi, non digerisce il passaggio delle consegne.
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