Abbiamo votato, la verità non sta nel voto?, e
nulla: il giorno dopo è come prima. De Magistris fa Podemos, e anche Varoufakis
- non Syriza, troppo moderata, anzi reazionaria. Berlusconi si prende le
sindache di Grillo, uno spettacolo: “Volti strepitosi e discorsi responsabili”.
Le grilline sindache per prima cosa si litigano le aziende. Tutti aspettavano lunedì
un commento da Appendino, sindaca a Torino, ed è stato: “Profumo deve
dimettersi”, il presidente della Fondazione di San Paolo. Che è un organismo privato.
Questa più di tutte sembra inventata, ma è vera. Il primo commento dopo, è
vero, dopo i suoi teneri sentimenti per il marito. A Roma il non ancora
assessore architetto Berdini ha stabilito: “Stadio (della Roma) e Olimpiadi,
progetti da rifare”. Non da cancellare, da rinegoziare con lui, all’uso antico.
La sindaca Raggi, invece, bisogna dargliene atto, non si è effusa sulle nobili
esternazioni del suo coniuge.
Abbiamo
votato per il rinnovamento, ma è il solito gioco dei Quattro Cantoni, che
evidentemente la playstation non ha sostituito: tutti vogliono il posto dell’altro,
e se ne appropriano.
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