Si scorrono le duecento
fitte pagine fra costernazione e scoramento. Sono l’antologia degli scritti di
Berlinguer su “Rinascita”, compreso l’ultimo contributo preparato alla vigilia
della morte improvvisa, che la rivista titolerà “Centralità della questione
morale”, immortalandone l’eredità.
Sono le famose teorizzazioni
del “compromesso storico”, o della dismissione del Pci e della sinistra. E le
analisi autoassolutorie dopo la sconfitta alle elezioni post-compromesso, la
prima del Pci. Col successivo tentativo di recuperare isolando il partito, tra
rancori e estremismo – l’occupazione della Fiat… Non un progetto, uno
qualsiasi, non un briciolo di entusiasmo. Solo politica politicante.
Il linguaggio è vuoto: insonoro, insignificante. Gergo forse di un hortus
conclusus di nessuna legittimità, se non quella del Capo. Non intellettuale, e nemmeno alla fine morale: come una dichiarazione di incapacità o impossibilità, con invito sottinteso ad arrangiarsi.
Enrico Berlinguer, La crisi italiana
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