martedì 21 giugno 2016

Nessuno all'infuori di me - Berlusconi perfido 24

Raggi eletta a Roma con 750 mila voti, due terzi dei voti espressi. Appendino vincente a sorpresa contro uno che aveva già vinto. Sono l’effetto delle strategie elettorali di Berlusconi: evitare che il proprio candidato vada al ballottaggio, e al secondo turno incitare al voto in massa contro un incolpevole Pd. Pronto il suo elettorato ha obbedito, e ha plebiscitato le due 5 Stelle. Che nella logica di Berlusconi sono effimere, e gli restituiranno presto i voti, se e quando lui tornerà eleggibile.
Non c’è dubbio che Appendino e Raggi sono state elette da Berlusconi, i numeri lo dicono. Dopo le strategie elettorali apparentemente contorte, ma chiarissime nell’obiettivo: perdere. Il come è anche palese: frantumare il voto per tre a Roma, ed evitare che il centro-destra, che a Roma è maggioritario, vada al ballottaggio. A Torino boicottare il candidato leghista del centro-destra. E al secondo turono,  a Roma e a Torino, votare massicciamente “contro il Pd”, cioè per le 5 Stelle – è un fatto che a Torino al secondo turno c’è stato più voto del centro-destra per Appendino di quanto ce n’è stato al primo turno per il proprio candidato. Sono i regali perfidi di Berlusconi. Del suo “nessuno all’infuori di me”, ora che è ineleggibile. Per dare lustro alla sua gloria passata.

Una strategia coronata a Milano, altra città a maggioranza di centro-destra, con la tardiva candidatura di Parisi, poi sostenuto solo a mezza bocca – con l’altra mezza boicottato. 

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