“Amore non ha avuto
un poeta come Omero che ne sapesse far vedere la delicatezza”. Platone rimedia col
“Simposio” e col “Fedro”. Soprattutto con l’amore socratico, coi suoi vincoli
di sottomissione e acquisizione, ma non solo.
Dopo “Prendila con
filosofia”, cinque anni fa, una nuova compilation filosofica di “Socrate & C.”, questa volta con brani dei dialoghi platonici amorosi. Un po’ stucchevole.
Anche se per restaurare una verità: che “l’amore platonico” non ha nulla di
“platonico”, e anzi è “estasi”, “furore”, “divina mania”, e sempre “Bellezza
pura”, partendo da quella fisica. Anche l’amore non socratico: la procreazione rientra
tra i segni d’immortalità o eternità, quella del corpo come quella dell’anima.
Omero ne sapeva di
più, che secondo Platone non parla d’amore – ma perché si fa la guerra di
Troia?
Socrate & C., Elogio dell’amore platonico, il
melangolo, pp. 124 € 8
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