Cinque spending
review, con commissari ad hoc, Bondi, Canzio, Cottarelli, Gutgeld, Perotti,
e commissioni al seguito, e nessun taglio. Mentre si sa, tutti lo sanno, che è
possobile risparmiare subito un terzo della spesa pubblica in appalti, almeno
sette miliardi l’anno, di quanto gli appalti pubblici sono più cari in Italia
rispetto alla media europea. E di altrettanto le spese sanitarie - che alla
fine ritornano allo Stato: sempre sovrappagati (medicinali, accertamenti diagnostici,
posti letto), rispetto alla media europea. Di che pagarsi ampiamente lo spread sul debito pubblico italiano, senza nuove tasse.
Nessuna indagine su questi appalti e su queste
forniture palesemente sovrafatturate. Cioè sì, la Guardia di Finanza ha accertato
che è “irregolare”, cioè sovrastimato, un appalto su tre. Ma niente si fa, non
si procede. La corruzione è solo nelle piccole cose.
La Autorità Anti Clorruzione sarebbe una delle cose da eliminare?
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