Comunismo
–
Si è risolto, in passato e ancora oggi, in terrorismo di Stato. Ancorché organizzato
su istituzioni, leggi, procedure, tribunali, partiti (partito).
Ghibellini
– Il
lungo cancellierato di Angela Merkel evoca storie remote e dimenticate, di
guelfi e ghibellini. I contro e i pro dell’impero, quando esisteva un sacro
romano impero, cioè germanico. I guelfi non ci sono più, perché non c’è più il
papato, se non nominale. Ma i ghibellini fioriscono ovunque, pro tedeschi non
potendo più essere proimperiali tedeschi. Anche la forma dell’impero è oggi
quella dell’Alto Medio Evo, con tanti principi elettori che presumono molto di
sé e non’contano nulla.
I guelfi risorgono passivamene,
in forma di populisti, avversi a questo e a quello. Cioè a tutto, che non sanno
cosa sia. E quindi pronti alla resa, seppure “salvando l’anima” con la forza
maggiore. Per primi in Grecia e in Spagna, i paesi più colpiti dalla crisi voluta
e indotta dalla Germania di Merkel: guai a parlare male della Germania e di
Merkel in questi due paesi. Ma anche in Italia e in Francia: tutti imperiali ad honorem.
L’imperiale cancelliera capitalizza
per questo – per questa appartenenza - un seguito enorme pur provocando danni
di portata incalcolabile. L’Europa ha il tristissimo primato di essere l’unica
grande area economica che non riesce uscire della crisi del 2006-2007, da un
decennio quindi, e questo per le politiche che la Germania divisa a danno degli
altri paesi europei e impone. Queste politiche sono radicate in una falsa
teoria economica, ma si impongono per la forza politica di Angela Merkel, che
governa la Germania da quasi dodici anni, con coalizioni alternativamente di
sinistra e di destra, e può farlo perché
jugulando l’Europa fa crescere la Germania.
Per questo stesso fatto, tenendo
l’Europa in crisi, caparbiamente, per il solo beneficio della Germania, unica area
del mondo ancora in crisi a quasi dieci anni dall’inizio della stessa, Merkel è
la fattrice e fomentatrice della crisi ideale dell’Europa. Del populismo (demagogismo)
forsennato che essa alimenta, in Italia, Francia, Grecia, Spagna, e ora in Gran
Bretagna. Usando cinicamente le istituzioni europee a scopi nazionali e nazionalistici,
a danno di tutti gli altri paesi, in modi perfino esagerati.
Un’altra storia di Angela I si
può fare, non lusinghiera, invece del monumento che le sue stesse vittime le
erigono. Per prime la Grecia e la Spagna, e molto anche l’Italia – specie nei
grandi giornali, nelle figure dei corrispondenti da Berlino e da Bruxelles e di
qualche commentatore. Era contro i latini, Italia, Spagna, Francia. Poi contro
i mediterranei, gli stessi più la Grecia, Cipro e altre rimanenze. Ha finanziato
le sue banche per 250 miliardi, cifra paperoniana, senza che Bruxelles facesse
nemmeno l’ipotesi teorica che siano aiuti di Stato. Mentre non permette che un
decimo della somma sia speso in altri paesi, pena la scomunica per aiuti di
Stato. L’ impero c’è, dichiarato..
Islam – È religione maschile, verrebbe
da dire, mentre il cristianesimo è femminile. Guardando alle origini, ai tanti
martiri della fondazione: prevalentemente femminili nel cristianesimo tutti maschili
nell’islam. E nel culto: il pubblico dei fedeli è prevalentemente femminile
nelle chiese, maschile nelle moschee – dove alla donne è riservato un settore
piccolo e chiuso, fuori dalla preghiera tradizionale. Il cristianesimo ha poi
riservato agli uomini il culto, ma questo del sacerdozio è vezzo comune a molte
religioni, che il ministero di Dio riserva agli uomini, ancorché di poca o nessuna
fede.
Contrasta
questa caratterizzazione la folla solitamente femminile nel ritorno militante
dell’islam, da Khomeini a Erdogan. Con velo e tutto, in primo piano nella richiesta
della sharia, o riserva maschilista tradizionale.
Ognuno
lo vede in piccolo anche nell’esperienza quotidiana in Italia, con le badanti o
collaboratrici domestiche asiatiche o africane, solitamente islamiche. Ligie
sempre al marito poligamo, anche a distanza, e senza alcun ruolo maritale, non nel
mantenimento della famiglia, né nell’accudimento, dei figli, della casa, e più
spesso assente. Quando l’uomo chiama le mogli accorrono – magari portandogli i
loro risparmi..
Himmler - Procede a
grandi balzi la riedificazione di Hitler. Sabato 9 riferiva il “Corriere della
sera” in grande che Himmler ha “salvato” 16mila prigionieri dei lager. No,
anzi,70 mila – tutti gli ebrei residui nei lager, di cui avrebbe dovuto
ordinare la distruzione all’arrivo dei Russi, e invece tenne in qualche modo in
vita. A quando Hitler che non sapeva nulla dei campi di sterminio – non ci sono
le prove, non l’aveva ordinato, non seguiva la pratica? I campi di sterminio
non si possono negare, sono legge, ma Hitler? E il nazismo?
Himmler tentò un giorno d’annettersi la Sicilia
in una coi Sudeti. In ferie a Taormina, individuò un’origine tedesca dei locali
flauti a zufolo, subito confortato da germanici istituti di ricerca, e da torme
di neo antiquari, tra essi il fotografo locale, signor Galifi Crupi. E trascurò,
per la fretta, il fatto risolutivo: anche i siciliani mettono il verbo in coda.
Poi, oltre che Taormina, pensò di annettersi anche il Tibet. Questo, pensava, con
più ragione, per via delle rune.
Himmler teneva riunioni esoteriche
nel castello di Wewelsbug a Paderborn, l’accampamento di Carlo Magno, Jünger vi
ha partecipato: inviarono Ernst Schäffer a cercare il Graal a Montségur, vicino
Lourdes, e dal Dalai Lama. Ma era il capo delle Ss, non uno qualsiasi: della più
grande banda di terrorismo in Europ. Dapprima in Germania e in Austria, poi,
con la guerra, in tre quarti dell’Europa. Fu lui a organizzare lo sterminio, da
Poznan, nel 1942. Non mise mai ordine nella carneficina, le sue circolari si
contraddicevano, ma era inflessibile.
Poi, quando capì che era finita, le SS non si
illudevano, promosse una gara alla resa. Lui che inalberava la divisa cara ai nazisti
di sempre: “Il mio onore si chiama fedeltà”. Ai suoi consigliando: “Nascondetevi nella Wehrmacht”, meglio ancora
nella Marina. Corpi intemerati. Oppure: “Mettetevi in salvo!”. E si diede a trattare
con chiunque volesse trattare una resa con lui. con gli inglesi, gli Usa, il papa,
l’industriale Marinotti, gli austriaci, il capitano Payne Best, il barone
Parrilli, il principe Fürstenberg. Cercò contatti con tutti: un mese dopo essersi
ascritto lo sterminio degli ebrei, un anno dopo l’agognata nomina a ministro
dell’Interno, e dopo aver cercato per dieci anni la religione Ahnenerbe,
degli avi, della razza indo-germanica. Non per salvare il paese, per salvare la pelle.
Una ventina sono stati nel ‘44 i tentativi tedeschi di sfilarsi dal fronte
occidentale, prima che Himmler decretasse il rompete le righe.
Pensava alla fine della guerra di poter fare la
pace tramite gli ebrei – pensava di resuscitarli? Quando fu catturato si
avvelenò per la vergogna – e il veleno gli fu fornito perché non parlasse.
Opinionisti
–
Si leggono o si ricordano gli interventi degli opinionisti tuttologi sempre con
interesse, perché sempre più o meno centrati: c’è indubbiamente uno spessore
culturale nella comprensione dei fenomeni, che l’opinionista possiede, per
formazione, intuito, talento. Un’intelligenza della storia mentre accade.
Irrilevanti, però. Anzi, degli opinionisti più centrati e acuti, per esempio
Cacciari, si fa satira volentieri, vedi Crozza. L’irrilevanza è data dalla
moltiplicazione, dal presenzialismo – autorevolezza vuole la rarità. Compare
l’opinionista con l’analisi giusta, l’opinionista scrive, per esempio Galli
della Loggia, per sollevare il problema sottostante gli interminabili chiacchiericci,
ed è uno come tanti – come qualsiasi cronista più sbadato o ignorante del
giornale.
Sanzioni – Non hanno mai
avuto fortuna, in ottant’anni ormai di applicazioni. Non degli Usa verso Cuba, o
l’Iran, e nemmeno ora degli Usa e la Ue verso la Russia. Sono inefficaci al
loro fine dichiarato – semmai solo ad arricchire gli intermediari commerciali.
Le merci arrivano comunque al mercato sotto sanzione, originali o in copia (le
produzioni “autarchiche”), solo a prezzi maggiorati. Gli scambi internazionali
si adattano presto alle misure restrittive, in alcuni casi delegando la
produzione per l’esportazione nei mercati sotto sanzioni a paesi che non
aderiscono. Normalmente gli stesi iniziatori o animatori delle sanzioni ne approfittano
per imporre condizioni di miglior favore. Il caso oggi della Germania, che
anima le sanzioni contro la Russia, ma ne ha approfittato per raddoppiare gli
acquisti di gas – investimenti e contratti di acquisto a lungo termine
concordati oggi a condizione di favore.
Gli ottant’anni delle sanzioni si
celebrano in riferimento alla loro prima applicazione pratica: contro l’Italia
nel 1935 per la guerra di occupazione dell’Etiopia. Improduttive subito, e
politicamente controproducenti, perché rafforzarono il fascismo. Il fondamento giuridico
delle sanzioni del 1935 era l’art. 16 dello
statuto della Società delle Nazioni, 1920, sancito col trattato di Versailles,
e per questo aspetto largamente trasposto in quello dell’Onu. Le sanzioni sono
automatiche se uno Stato membro fa guerra senza “giustificato motivo” ad altro
Stato membro. Una condizione apparentemente anodina, e per questo inefficace.
Sesso – La liberazione
ha invertito i ruoli, e ha spento nel complesso il desiderio? Malgrado i tanti
femminicidi sì – il femminicidio è l’esito di altri processi mentali. È
l’opinione di molta stampa specializzata, e dei sessuologi, Il paziente per
motivi sessuali è ora prevalentemente femmina, e lamenta una scarsa vita erotica
col compagno: lei prova desiderio, lui si nasconde o si rifiuta. Se non per
occasioni speciali, quali soprattutto l’ebrietà, fino a un certo punto. Per lo
più anzi non se ne parla: il dialogo in materia, sul desiderio, sulle tecniche,
sui momenti, “è zero”, dice Umberta Telfener, che cura il blog “Le forme
dell’amore”, a Cristina Lacava, “Io Donna”. Concorda Graziottin, la decana
delle sessuologhe: “Oggi l’erotismo è compresso, la maggior parte delle coppie
è in bianco o fa l’amore una volta a settimana”.
Il duraturo revival della
letteratura erotica, dalle “Sfumature” a “Calenadr Girl”, con Irene Cao e Elisa
Sabatinelli, sarebbe una forma di Ersatz,
una forma compensativa, come la pornografia per gli uomini, e un grido di allarme. La letteratura erotica che
scala le classifiche di vendita negli ultimi anni è peraltro tutti femminile.
astolfo@antiit.eu
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