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lunedì 4 luglio 2016

La Colpa non è del nazismo

Un sergente Ss condannato in Italia all’ergastolo per le stragi di Marzabotto, Vinca e San Terenzo Monti, è premiato novantenne dal paese in Germania dove vive come “cittadino esemplare”. Dopo che il tribunale di Stoccarda si è rifiutato di delibare la sentenza italiana. Un aneddoto da poco, ma di triplice significato.
Il nazismo non era così brutto – a parte lo sterminio, certo.
La Colpa storica ha sgravato i tedeschi e non li ha vaccinati. Li ha anzi confermati nelle buone ragioni, che sono una: c’era la guerra e bisognava vincerla. Chi l’ha preparata e dichiarata, e a che fine, e con che mezzi, con quali accordi e tradimenti, questo non conta e  non se ne fa nemmeno la storia: in guerra si combatte.
Le stragi di Vinca e San Terenzo, anche in parte quella di Stazzema, e quelle dell’Aretino, sono opera della Wehrmacht, dell’esercito regolare cioè, più che delle Ss. L’esercito contò per questo numerose defezioni tra Garfagnana e aretino, qualche migliaio. Ma questo non è materia di autoanalisi o critica: alla guerra come alla guerra.
Del resto – questo si è già detto, ma non abbastanza: perché la Germania non vuole un giorno della Memoria? della Liberazione? della Resistenza? Che pure ebbe rigogliosa: la più numerosa, determinata e perseguitata, con migliaia di morti e centinaia di migliaia di carcerazioni, dell’Europa fascista?



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