Un sergente Ss condannato in Italia all’ergastolo
per le stragi di Marzabotto, Vinca e San Terenzo Monti, è premiato novantenne
dal paese in Germania dove vive come “cittadino esemplare”. Dopo che il
tribunale di Stoccarda si è rifiutato di delibare la sentenza italiana. Un
aneddoto da poco, ma di triplice significato.
Il nazismo non era così brutto – a parte lo
sterminio, certo.
La Colpa storica ha sgravato i tedeschi e non
li ha vaccinati. Li ha anzi confermati nelle buone ragioni, che sono una: c’era
la guerra e bisognava vincerla. Chi l’ha preparata e dichiarata, e a che fine,
e con che mezzi, con quali accordi e tradimenti, questo non conta e non se ne fa nemmeno la storia: in guerra si
combatte.
Le stragi di Vinca e San Terenzo, anche in parte
quella di Stazzema, e quelle dell’Aretino, sono opera della Wehrmacht, dell’esercito
regolare cioè, più che delle Ss. L’esercito contò per questo numerose defezioni
tra Garfagnana e aretino, qualche migliaio. Ma questo non è materia di
autoanalisi o critica: alla guerra come alla guerra.
Del resto – questo si è già detto, ma non
abbastanza: perché la Germania non vuole un giorno della Memoria? della Liberazione?
della Resistenza? Che pure ebbe rigogliosa: la più numerosa, determinata e perseguitata,
con migliaia di morti e centinaia di migliaia di carcerazioni, dell’Europa fascista?
Nessun commento:
Posta un commento