mercoledì 6 luglio 2016

La forza sia con voi – la misericordia è veleno

 “Per una razza di giganti l’amore sarebbe stato un delizioso cuscino su cui sognare voluttuosamente nuove imprese. Ma per i deboli è una rovina”. Non l’amore dei sensi: “All’amore del prossimo mi riferisco, alla compassione e alla pietà, alla grazia e all’indulgenza. Nel nostro animo non potrebbe instillarsi veleno peggiore!” Inetti siamo e indifesi, per questa falsa pietà: “Ci hanno limato le zanne e gli artigli, predicandoci amore. Ci hanno tolto dalle spalle la ferrea con voi”.
Non è “Guerre stellari” ma il fragile Rilke, all’esordio letterario, tra i 18 e i 24 anni. Che all’“Apostolo” incognito di questo antivangelo – o è il vero? - fa fare una rapida apparizione alla tavola comune di un albergo opimo. Una diecina di brevi prose di cerebrale elegia, su fondo di ironia – malgrado tutto compassionevole (se non altro con se stesso, nell’autobiografico “Pierre Dumont”. Scene intimistiche, di personaggi borghesi, anche se si vogliono gente “vicina alla terra, alla creta, alla materia grezza” – sono racconti di un Fine Secolo mitteleuropeo già cecoviano, ma non bisogna pensarci (Rilke sarà migliore poeta).
Rainer Maria Rilke, Racconti scelti, Il Sole 24 Ore, pp. 79 € 0,50


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