Dice Grillo: non farò io il presidente del
consiglio, lo farà Di Maio. E chi è Di Maio? Cosa ha fatto, cosa ha detto?
Dice: non può aver fatto molto perché ha
appena trent’anni. E vuole fare il presidente del consiglio? Cioè il capo dell’Italia.
Ha fatto studi particolari? No, è stato all'università a Napoli, a Ingegneria e poi a Legge, ma non ha studiato.
Allora ha fatto politica? All’università sì,
cioè no, faceva goliardia. Ma suo padre sì, è stato dirigente del Msi prima e poi
di Alleanza Nazionale.
Allora ha inventato qualcosa, ha creato un’azienda,
aveva un qualche seguito. No, faceva il webmaster, a tempo perso, prima di
diventare onorevole con Grillo – non faceva nulla.
Cioè, per raggranellare qualcosa la domenica dice che vendeva le bibite allo stadio del Napoli. Simpatico ma non molto - il solito abusivismo.
Cioè, per raggranellare qualcosa la domenica dice che vendeva le bibite allo stadio del Napoli. Simpatico ma non molto - il solito abusivismo.
Dice: ma è bel giovane, di logica ferrata
partenopea, retorica consolidata. E poi sa parlare, è di Avellino. Un altro intellettuale
della Magna Grecia?
C’è un che di offensivo nella maniera come
Grillo sbatte la politica in faccia agli italiani. Da attore satirico più che
comico. Ma non avrebbe torto, dato che gli italiani lo votano e lo rivotano.
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