domenica 31 luglio 2016

Make Clinton real

Il ”New Yorker” celebra la “storica notte” di Hillary Clinton con un articolo in cui dice la sua agenda ripetitiva, bisognosa di rianimazione. Mentre ha molte cose da dire su Trump – a beneficio di Trump, che pure la rivista detesta. Che ha carisma perché ha carattere. Che “i pettegolezzi sul suo rapporto con Putin trascurano il fatto che una presidenza Trump potrebbe non essere nell’interesse della Russia”. Che Trump è previsto da Rousseau, nientemeno: “L’attacco del filosofo dell’Illuminismo contro le élites cosmopolite ora sembra profetico”. Infine, una cos fastidiosa: “Per ogni straccio di prova di una partnership Putin-Trump”, nelle indiscrezioni in rete, “c’è pressante una controprova” – cioè c’è la Cia
Make Clinton real – al “New Yorker” fa eco, ancora a New York, un’altra pubblicazione filo-Hillary, la “New York Review of Books”.
Si arriva invece in Italia e la prima pagina del “Corriere della sera”, con foto-richiamo, è : “L’ombra di Putin sul voto Usa”. Con un articolo di gossip, che nessun giornale di gossip produrrebbe, c’è un limite a tutto. Offensivo per gli Usa.
Ma, poi, solo in Italia è scontato che basta essere donna per diventare presidente.

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