Una riproposta, di
una raccolta desueta, che può liberare Moravia da se stesso: un Moravia
“popolare”. Ma non più uno che va “verso il popolo”, come dice uno dei titoli
della raccolta (qui non compreso). Non più atteggiato. A
critico della borghesia - “teorematico”, come poi Pasolini. Tra turbamenti di
scuola, da lettore di Proust e Freud. E quasi spontaneo, invece che resistente imbozzolato in una boghesia introvabile, di una decade e un quartiere. Non svogliato - soprattutto Moravia era
svogliato.
Alberto Moravia, Racconti romani, Il Sole 24 Ore, pp. 79 € 0,50
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