Col
nuovo governo inglese la politica tricologica diventa invasiva, Teresa May e
Boris Johnson dopo Hillary Clinton e Trump: ore di cure e eserciti di
parrucchieri.
Si
può dire anche un asse anglosassone tricologico. Non fosse per il francese
Hollande, che – per invidia? – si fa pagare un acconciatore personal da 30 mila euro, al mese.
Però,
Banca Intesa che si compra, tramite il fidato Cairo, il suo debitore “Corriere
della sera” non è male. È vecchio principio del credito, quello d’impadronirsi
del debitore insolvente per fargli sputare il dovuto.
Non
è male neanche il Tribunale Vaticano che sancisce “diritto divino” la libertà
di stampa, Che invece Gregorio XVI sanciva “delira mento”. Due secoli fa,
quasi, 1832, ma ben in un’enciclica, “Mirari vos”. Meglio tardi che mai, etc.
C’è
un disastro, ora l’incidente di Andria con così tanti morti, Cantore interviene
a dire che è tutta corruzione. Senza colpirla, senza nemmeno individuarla.
Parla per occupare la scena?
Il
commissario anti-corruzione è come i giornalisti specializzati in prima pagina:
a ogni catastrofe tornano a lavorare – si dice per dire: tornano a “firmare”?
Cantore
per la verità non fa nemmeno quello, ridice il solito discorso – Napoli non si
smentisce.
Sembrerebbe
impossibile, se non fosse vero, che la terza più grande città italiana si è
data in comodato gratuito a Dolce & Gabbana – nomen omen? –per promozione
delle ditta. Con luminarie speciali,
vigili visibili sulle strade, e per tre giorni niente scippi. Feste e forca?
No, il popolo è stato tenuto fuori dalla transenne – e del resto se ne è
fregato, ha solo pagato la festa.
La
Juventus, che ha dato più atleti ai tornei internazionali, l’Europeo e la Copa
Sudamericana, si ritrova con una schiera di perdenti. Di malumore, se non
depressi, oltre che spremuti per due mesi supplementari: i quattro della difesa dell’Italia, con
Sturaro e Zaza, e Dybala, Khedira, Mandzukic, i francesi Pogba e Evra. Si
ritrova cioè con un capitale ridotto (le quotazioni di Pogba, Bonucci, Zaza) e
depresso, e non vincerà niente.
Si
fa il salvataggio delle banche se e come dice e decide Angela Merkel. Senza
darlo a vedere, naturalmente, per lei parlano e agiscono la Commissione
Europea, i Dijsselbloem, e quant’altri. Poi, cioè dopo in sequenze temporale,
viene su Renzi e dice: “Avevamo ragione”. Poi dice che non lo prendono sul
serio.
Renzi
si vuole, e viene lusingato, come uno storyteller.
Ma lui si crede, sennò chi altri?
Wanda
Icardi non viene in uggia quando va la vamp, rovina gli uomini, e si esibisce
procace. No, quando difende gli interessi del marito, che l’Inter paga poco e
male. Una donna svampita va bene, una intelligente è taccagna, attaccata ai soldi,
libidinosa, non si sa cosa leggere di peggio in tutti i giornali.
Cento
islamici a Firenze al sit-in in piazza
sabato per le vittime di Dacca. O no, erano duecento Tutti gli impiegati delle
onlus a pro degli immigrati?
Dopo
tanto bail-in, pagano i
risparmiatori, pagano gli azionisti, pagano gli obbligazionisti, rigidissimo, la
Germania d’improvviso vuole un bail-out,
un salvataggio. Di misura teutonica, niente bruscolini: Deutsche Bank vuole un
fondo salvataggi (bail-out) da 150
miliardi. Un fondo europeo. Che fa, la Germania arcigna si converte alla farfallona Italia? No, deve salvare la banca di Brema, un buco da 29 miliardi.
La Germania potrebbe salvarsi la banca di Brema da sola - come fa onesta l’Italia col fondo Atlante e simili. Ma vuole un salvataggio europeo, che ognuno paghi. Il disegno tedesco - merkeliano - di egemonia è questo. È l’Europa.
La Germania potrebbe salvarsi la banca di Brema da sola - come fa onesta l’Italia col fondo Atlante e simili. Ma vuole un salvataggio europeo, che ognuno paghi. Il disegno tedesco - merkeliano - di egemonia è questo. È l’Europa.
“Die
Zeit” e Habermas si intrattengono liberamente sulle insufficienze e le colpe
del governo Merkel, nella crisi, in Europa, e nella stessa Germania. Fuori dal
mercantilismo micragnoso dei democristiani tedeschi, che tanti danni ha fatto e
fa all’Italia e all’Europa. Nemmeno un milligrammo di tanto acume invece in
Italia, germanisti compresi, tra gli economisti e i sociologi. Più per
ignoranza o più per conformismo, per compiacere il potente?
Nemmeno
una notìzia, anzi, in Italia, sull’improvviso cambio di linea tedesco - non più
bail-in ma bail-out. L’Europa non è simpatica, ma l’informazione è pessima.
Solenne
impegno dell’Italia a presidiare la democrazia in Afghanistan fino al 2020 – “whatever it takes” è la parola d’ordine del
momento. Al chiuso nella fortezza, un “Deserto dei tartari” di Buzzati reale.
Al costo di un miliardo l’anno, soprattutto in stipendi da espatriati e ai
corrieri degli espatriati – quanta ricerca se ne potrebbe estrarre? Per passare
il tempo in altitudine e pulire le anime – delle armi. Nella pause del calcetto
e il biliardino.
Per
questo, per questo impegno a sollevarne gli Usa, l’Italia avrà anche il comando
delle truppe. A turno, con la Turchia, quando il generale americano va in
week-end.
Solo
che la Turchia parla volentieri anche coi talebani. Mentre l’Italia non ha
nessuno con cui parlare.
Lo
stesso giorno in cui il governo italiano s’impegna a difendere al democrazia in
Afghanistan con le armi, a Catania il giudice fa pignorare la base Usa di
Sigonella, perché un signor Cucuzza vi è stato licenziato. Il giudice gli dà
ragione nel 700 dopo sedici anni - il vecchio "700" è il ricorso urgente contro il licenziamento, un volta si esperiva in giorni. Credibilità,
incredibilità?
“Nel
2002 lo 0,01 degli americani più ricchi guadagnavano a testa 700 mila dollari,
oggi guadagnano 21 milioni”, dice Carlo De Benedetti a Cazzullo sul “Corriere
della sera”. Non è vero – non è vero che quindici anni fa gli americani ricchi
guadagnassero 700 mila dollari l’anno, che era lo stipendio forse del loro chauffeur. Ma è ben detto: De Benedetti
è un fina finanziere-editore che sa fare la notizia.
Patuelli
prode, presidente dell’associazione delle banche, dice incostituzionale il bail-in. Ma si guarda bene dall’adire la
Corte Costituzionale. Come invece avrebbe fatto – farà quando gli converrà – il
suo omologo tedesco. Come ha fatto del resto contro l’Italia un gruppo di
tedeschi antitaliani. La partita Germania-Italia si gioca anche così.
Oppure
non è mancanza di coraggio, Patuelli semplicemente conosce i suoi polli. Cioè i
giudici della Corte Costituzionale. Da cui tenersi alla larga?
“Lei
crede che la Germania non salverà la Landesbank di Brema”, lancia De Benedetti
a Cazzullo sul “Corriere della sera”. Certo che no, ma noi non lo diciamo, lasciamo
la responsabilità a De Benedetti.
Ora
si scopre che le sofferenze bancarie non sono un problema italiano ma europeo,
900 miliardi.
Cioè
non si scopre, lo dice il Fondo monetario, noi non lo sappiamo.
Il
Fondo dice che “in casi sistemici (di crisi sistemica, n.d.r.) in cui
l’intervento dello Stato sia necessario, le regole Ue sugli aiuti di Statop
dovrebbero essere applicate in modo flessibile, come è previsto”. Noi non
sappiamo leggere, oppure vogliamo il Monte dei Paschi a un euro?
Dopo
i tanti assassinii per le strade americane, di neri a opera di bianchi, e di
bianchi a opera di neri, amara constatazione : “Su mezzo milione di poliziotti
Usa solo 58 mila sono afromericani”. Cioè il 12 per cento, tanto quanto sono
gli afroamericani negli Usa.
Beyoncé
invece, che dice: “Non vogliamo solidarietà, vogliamo solo rispetto”, va su
poche righe – Benché il personaggio sia tutt’altro che trascurabile, se non
altro alla vista.
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