Non
si sono dubbi che domani sarà un altro brutto giorno per il Monte dei Paschi. E conunque una brutta estate. Con un brutto autunno - il piano Mps richiede mesi. L’aumento di capitale – il terzo in quattro anni - che dovrebbe tirare la banca
fuori dai guai è sponsorizzato da gruppi anglo-americani, ma l’ombrello è
corto: le condizioni per la ricapitalizzazione saranno più onerose del previsto, il procedimento è lungo. Ma si dice Mps e si intende Italia. In più modi. .
Il
Monte dei Paschi è stato buttato nella tempesta dall’Eba, la European Banking
Administration. Di proposito. È questo il messaggio che “i mercati” recepiscono:
non ci sarà pace per l’Italia – il Monte dei Paschi è l’Italia.L’organismo
europeo che fa gli stress test ne ha fatto uno balordo per Mps, avendo deciso di classificarlo come la banca peggiore in Europa, in almeno due
modi. Al gruppo senese è stato fatto “perdere” ipoteticamente, in situazione di
stress, il doppio che nel precedente test, del 2014, già punitivo. E questo
dopo un aumento di capitale da 3 miliardi e accantonamenti per partite
rischiose di più miliardi. La situazione è inoltre proiettata al 2018 a bocce
ferme: da oggi al 2018 il management non farà niente, i crediti incagliati non
saranno in parte riscossi, l’economia non si riprenderà, la patrimonializzazione
sarà senza effetti.
Errore?
No. L’Eba considera pure Deutsche Bank, che è a rischio fallimento, solida come
Unicredit. Una sfrontatezza. Un’assoluzione per Deutsche, una presa in ostaggio di
Unicredit. Se non sarà Mps, su cui la speculazione ha già lucrato abbastanza, sarà
Unicredit la breccia del nuovo attacco all’Italia).
Dopo
Nouy, funzionaria francese, forse più incapace che cattiva, gli stress test
sono stati passati all’Eba di Adrea Enria, funzionario italiano, ex ufficio
studi della Banca d’Italia: dalla padella nella brace? Ma forse queste persone
non contano niente, giusto coprono le volontà surrettizie del mercato. L’Europa è un cache-sex.
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