domenica 31 luglio 2016

Salvarsi dall’Eba

Non si sono dubbi che domani sarà un altro brutto giorno per il Monte dei Paschi. E conunque una brutta estate. Con un brutto autunno - il piano Mps richiede mesi. L’aumento di capitale – il terzo in quattro anni - che dovrebbe tirare la banca fuori dai guai è sponsorizzato da gruppi anglo-americani, ma l’ombrello è corto: le condizioni per la ricapitalizzazione saranno più onerose del previsto, il procedimento è lungo. Ma si dice Mps e si intende Italia. In più modi. .
Il Monte dei Paschi è stato buttato nella tempesta dall’Eba, la European Banking Administration. Di proposito. È questo il messaggio che “i mercati” recepiscono: non ci sarà pace per l’Italia – il Monte dei Paschi è l’Italia.L’organismo europeo che fa gli stress test ne ha fatto uno balordo per Mps, avendo deciso di classificarlo come la banca peggiore in Europa, in almeno due modi. Al gruppo senese è stato fatto “perdere” ipoteticamente, in situazione di stress, il doppio che nel precedente test, del 2014, già punitivo. E questo dopo un aumento di capitale da 3 miliardi e accantonamenti per partite rischiose di più miliardi. La situazione è inoltre proiettata al 2018 a bocce ferme: da oggi al 2018 il management non farà niente, i crediti incagliati non saranno in parte riscossi, l’economia non si riprenderà, la patrimonializzazione sarà senza effetti.
Errore? No. L’Eba considera pure Deutsche Bank, che è a rischio fallimento, solida come Unicredit. Una sfrontatezza. Un’assoluzione per Deutsche, una presa in ostaggio di Unicredit. Se non sarà Mps, su cui la speculazione ha già lucrato abbastanza, sarà Unicredit la breccia del nuovo attacco all’Italia).
Dopo Nouy, funzionaria francese, forse più incapace che cattiva, gli stress test sono stati passati all’Eba di Adrea Enria, funzionario italiano, ex ufficio studi della Banca d’Italia: dalla padella nella brace? Ma forse queste persone non contano niente, giusto coprono le volontà surrettizie del mercato.  L’Europa è un cache-sex.

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