Anche Maigret affronta le “microvite”
umane di cui Simenon è il Balzac nei “romanzi duri”, di matrimoni sterili,
avarizie, bruttezza, parentele litigiose. Di destini sordidi, senza mai una
luce. In uno degli ultimi racconti della serie, 1970 – il quart’ultimo, due
anni dopo Simenon rinuncerà a scrivere. Con la bonomia e la pietà del personaggio,
invece del solito occhio crudele. Una riconciliazione con la vita?
Impaginato dall’editore opportunamente
in una raccolta “Maigret va al Sud” (in “offerta vintage”: i tre Maigret di “Maigret va al Sud”, più un altro libro a scelta, € 15): Maigret-Simenon si riconcilia anche col
Sud. Perfino le mafie hanno messo giudizio, giù al Sud – al Sud della Francia –
dove imperversavano.
Georges Simenon, La pazza di Maigret, Adelphi, pp. 156 € 10
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