martedì 2 agosto 2016

Il suicidio europeo delle banche

A che servono gli stress test? A stabilizzare le banche no. L’effetto anzi è contrario: le banche europee sono le più solide al mondo, ma sono terremotate, dall’Autorità bancaria europea con i suoi test. Tra preallarmi, allarmi e test fasulli, la Bce prima e ora l’Eba non si esercitano ad altro che a favorire la speculazione. Contro le banche.
Sembra grave, e lo è. Gravissimo. Contro ogni regola istituzionale, e contro ogni morale. Contro anche ogni tecnica e tradizione bancaria. Altrove, dove sono stati introdotti da tempo e costantemente vengono praticati, negli Usa, non sono materia di scandalo. Non sono materia di  indiscrezioni, insinuazioni, pettegolezzi.  Sono anche professionali. Negli Usa, da cui sono stati adottati, gli stress test non si fanno su quattro anni avvenire, ma su uno. Con riscontri trimestrali, per tenere conto della situazione reale delle banche. Come si fa a proiettare su quattro anni lo scenario negativo di ieri? Questa non è incapacità, è una politica perversa.
“Salvarsi dall’Eba” titolava questo sito domenica presentando l’estate e l’aututnno di passione che la European Banking Authority ha scatenato sull’Italia, e documentando il test volutamente costruito per affossare Mps. Ed è vero che l’Italia si deve difendere. Ma resterà poco di niente con questi stress test sulle banche europee: non si evitano i fallimenti, che si sono sempre evitati, mentre si erige l’incertezza e la diffidenza a sistema. Chi comprerà più banche?
Si potrebbe anche dire che, non bastano le furbizie, non ci saranno vincitori in questa débâcle volutamente costruita. Ma ci sono gli stupidi, per una vicepresidenza che non si nega a nessuno e quattro soldi delle banche d’affari e i fondi speculativi. La politica della openness è la maschera dietro cui si difendono, e questo è proprio degli stupidi: presumono che tutti gli altri lo siano.

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