L’insignificanza dell’esotismo, fatica
sprecata per il poeta – che peraltro non pubblicò i racconti, uscirono postumi
quando le altre carte del lascito erano state esaurite, trent’anni dopo la
morte, non senza un po’ di scandalismo.
Un esercizio di riscrittura. Cui il
poeta si piegò su richiesta Méry Laurent, la musa di molti nudi, di pittori e
fotografi: riscrivere “Racconti e leggende dell’India antica” di Mary Summer, la
cui traduzione non piaceva. Mallarmé ne prese quattro a caso, e riscrisse la
traduzione.
Un esercizio da maestro di scuola. Anche
l’India è stinta, bizzarra e crudele. Una curiosità.
Stéphane Mallarmé, Racconti indiani, Il S ole 24 Ore, pp. 79 € 0,50
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