venerdì 12 agosto 2016

Ombre - 328

Il trainer Donati e l’avvocato Tiefenbrunner promettono di andare in fondo la caso della squalifica di Schwazer da parte della Iaaf, la federazione dell’Atletica. Ma la Iaaf è senza fondo.

La corruzione nello sport è talmente avida, costante e generalizzata, nel calcio, nell’atletica e sicuramente nelle altre discipline che fatturano meno, che l’Olimpiade si segue tra gli sbadigli. Sì Copacabana, ma… Eccetto che per il “caso umano”, non per l’exploit atletico, a cu nessuno più crede – Bolt sarà vero? Per Phelps, per Federica Pellerini, per la fiorettista che ricorda Parigi e Bruxelles.

La stessa Di Francisca, la fiorettista europeista, viene da un ambiente poco raccomndabile. Arianna Errrigo, che a Rio doveva vincere l’oro ed è uscita in eliminatoria, ha fallito perché da un anno senza maestro. Lo ha cacciato perché allenava anche Di Francisca.

Si discute l’opportunità di una vignetta sessista di Mannelli su “Il Fatto”:  “Riforme. Lo stato delle cos(c)e, con Maria Elena Boschi accosciata in miniskirt. Di cui probabilmente a Boschi non frega nulla, lei si piace. Come non frega come ai lettori, quei pochi che ancora comprano il giornale. Ma i giornaloni Pd devono farne un caso. Per allontanare gli (e)lettori?
Perchi “lavorano” il “Corriere della sera”, “la Repubblica”, “la Stampa”?

Si supera “la Repubblica”. Con Mannelli: “Questa polemica dimostra l’ipocrisia profondissima, tutta italiana, curiale, che vuole mantenere lo status quo”. Staino: “Mannelli è un grandissimo disegnatore, lo adoro, fa un lavoro bellissimo, ma come satirico non mi convince”.
Dello status quo, però, Boschi c’è già, se Dio vuole – Mannelli dove l’ha trovata?.

Boldrini, invece, sempre a proposito della vignetta, lancia un ambiguo: “Uomini, serve un rinnovamento”. Niente più donne? Donne accollate e senza gambe? Boldrini non sponsorizzerà una linea islamica? Che non sarebbe male, si rilancia l’industria tessile, a metraggio invece che a qualità.

È guerra civile nella scuola tra test Invalsi e esami di maturità: gli studenti meridionali, che l’Invalsi abomina, alla maturità spopolano. Invalsi ha provato a far passare i 100 e lode meridionali prima per mafiosi, poi per corrotti, quest’anno per revanscisti.  Nessuno dice che molte scuole, anche al Nord, rifiutano i test Invalsi. E che l’Invalsi, “Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo”, è un organismo di potere, molto opaco – di distribuzione di risorse.

L’esordio operativo della sindaca di Grillo a Roma, Raggi, è per il “conferimento” della spazzatura della Capitale agili impianti di trattamento di Terni e Orvieto. Ma Grillo non era fervente fustigatore del business dei viaggi della spazzatura?


Coerentemente invece a Torino la Giovane Appendino ha detto “no basta” a rifiuti che gli mandava a trattare, a conguo pagamento, Crocetta dalla Sicilia. Ma non si è privati di una punta di disprezzo: “Non siamo la pattumiera della Sicilia”.
Mehdi Khosravi, esule dal 2009 a Londra, vi ha vissuto rispettato. Con statuto e carta di rifugiato. Poi è venuto in vacanza a Lecco e la questura fulminea lo ha arrestato su mandato degli ayatollah.
Lecco, nomen omen?

Khosravì non stava nemmeno a Lecco città, sono andati a scovarlo a Dorio, trecento abitanti. Poi dice che la polizia non funziona.

Ma cosa devono i servizi italiani a quelli iraniani, che in Italia spadroneggiano? Hanno perfino compiuto impuniti assassinii politici – quello di Hossein Naghdi, mite e inerme, si ricorda ancora, in pieno giorno a Roma, davanti al ministero degli Esteri, quando scendeva dal motorino.  

Si presentano ridicole al beach-volley le egiziane, in leggings e ciador. Ma tutti fanno finta di nulla, commenti e pettegolezzi.

Celebra Fidel Castro per i novant’anni “Il Sole 24 Ore”. Soltanto “Il Sole”, il giornale della Confindustria. Solo in chiave elogiativa, ai “primi novant’anni del Comandante”..

La neo sindaca di Anguillara Sabazia, ventimila abitanti, Sabrina Anselmo, un mese fa ha varato la giunta e questo mese, profittando delle vacanze, ha sostituito due assessori - su cinque. Tutto in casa 5 Stelle.

Armati di bombolette, i writer coprono i lavori degli street-artist. Li imbrattano cioè. “È la dura legge della strada”, commenta “Repubblica”. Ma non tutti i muri sono imbrattati, c’è un feudalità degli spazi.

Malgrado lo scandalo delle macchine truccate, Volkswagen vende più macchine che mai. Non solo in Italia. Concorrono tutti al prossimo rimborso?

Lo scandalo Volkswagen negli Usa c’è stato, il danno era reale, la società ha patteggiato la multa. In Europa invece niente, né inchiesta né scandalo. Anche se i regolamenti anti-emissioni sono identici, e anche se in Europa Volkswagen ha venduto molte più macchine truccate che negli Usa.

Tace la vestale Vestager della concorrenza, tacciono i commissari all’Ambiente e all’Industria. Ma era in guerra che Hitelr aveva tappezzato la Germania di manifesti verdi: “Taci, il nemico ti ascolta!” 


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