mercoledì 24 agosto 2016

Stupidario corruzione

L’Italia è la più corrotta in Europa, se la batte con Grecia e Turchia, secondo la Fondazione David Hume, di Piero Ostellino e Luca Ricolfi. Anche nel mondo non è male, afferma la Fondazione: è peggio del Messico – dove pure il visto di entrata è libero, pagando.

La corruzione in Italia “fattura” 60 miliardi, dicono la Fondazione e i media. Che è la metà della corruzione stimata in Europa.

I direttori generali del Tesoro dell’ultimo quarto di secolo, o della Seconda Repubblica, o delle privatizzazioni, grande business delle banche d’affari, sono diventati tutti vice-presidenti e consulenti delle banche d’affari: Mario Draghi, 1991-2001 (Goldman Sachs), Domenico Siniscalco, 2001-2005 (Morgan Stanley), Vittorio Grilli, 2005-2011 (JP Morgan).

La burocrazia è asfissiante in Italia a fini di prevenzione della corruzione. Che invece alimenta, proprio con le sue procedure asfissianti: dodici o quindi nulla osta preventivi per un investimento.

Il primo fattore della corruzione in Italia è, alla pari con la burocrazia e i dieci, cento, mille permessi, la giustizia civile. Ma l’Autorità anti-corruzione, che un giudice presiede , non se ne occupa – di che si occupa l’Autorità anti-corruzione?

Perché non si semplificano l’iter fiscale e quello autorizzativo? Per alimentare le tangenti.

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