All’improvviso
i sondaggi si sono rovesciati, e da dieci punti di vantaggio a Trump ora ne
assegnano dieci a Hillary Clinton, il candidato “unreal”. Potenza di Madison Avenue, che negli Usa – e in mezzo
mondo - fa e disfa l’opinione pubblica in relazione agli investimenti che vi si
fanno. Ma esito anche di una preoccupazione sostanziale della base e
dell’organizzazione del partito Repubblicano. Che era sicura di una solida
maggioranza alla Camera dei Rappresentanti, se non al Senato, e quindi di una
minoranza di blocco in caso di vittoria di Clinton alle presidenziali. E ora
vede questa maggioranza svanire per le manifeste resistenze di molti elettori repubblicani iscritti
a lasciarsi trascinare da Trump.
Il
candidato che si è imposto al partito porterebbe molti voti da fuori, nel volto
presidenziale, ma ne farebbe perdere al partito nel voto parlamentare federale,
e nel voto locale, per le assemblee statali e i governatorati.lunedì 8 agosto 2016
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