mercoledì 17 agosto 2016

Tutti pazzi per Erdogan

Non ci sono colpi di Stato con cinquantamila congiurati. Nemmeno con cinquecento. Hitler, che era alla frutta, fu feroce dopo il 20 luglio: 7 mila arresti e 5.684 esecuzioni. Doveva emulare il Terrore Rosso del ‘18, dopo l’attentato a Lenin - 6.185 fucilati, 4 mila ostaggi, 21 mila carcerati. Ma per arrivarci dovette calcolare i parenti fino al terzo grado.
Se quella in Turchia non è l’eliminazione dell’opposizione, che altro è? Sono “congiurati” un terzo dei giudici, un terzo dei professori universitari, un terzo delle forze di polizia.
Ma forse è anche peggio. Liberare 40 mila criminali è criminale. Dell’irresponsabilità dei despoti asiatici di un tempo, non di una società e un’economie integrate nel vivere civile.
Tutto questo qui accanto. Tutto questo anche nel nome dell’islam: non è un segreto che la Turchia di Erdogan è stata ed è tramite e piattaforma dell’oltranzismo islamico, terrorismo incluso, in-e-dalla Siria, in Egitto, in Libia, in Tunisia.
Però, Erdogan non si critica.

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