Una conferenza tenuta da Valéry nel
1933, mentre l’Europa entrava nel buio, all’insegna del sole, “LA LUCE”, e del
mare, l’apertura sul mondo - “Uno sguardo sul mare è uno sguardo sul possibile”.
È qui, su questo mare, che il mondo passa al sensibile al pensiero, dalla
esperienza alla riflessione.
Il poeta filosofo parte dai ricordi di
infanzia, per finire costruendo un quadro strutturale- significativo del nome.
Un mare di mezzo, abitabile e navigabile, incrocio di piu mondi, fucina della
prima riflessione europea, e della piu radicale e duratura rivoluzione nella
storia del mondo, teorica e pratica, che si sintetizza in Europa..
L’approccio è lirico e riflessivo, in un
certo senso atemporale. Della gande storia ma non della piccola, non del Nord e
del Sud per esempio, una dialettica pur allora vivace. Un approccio che fu di
ispirazione per Jean Grenier, il pensatore professore di Camus, che del
Mediterraneo sara altro grande innamorato. “L’uomo, misura delle cose; l’uomo,
elemento politico, membro della città; l’uomo, entità giuridica definita dal
diritto; l’uomo, uguale all’uomo davanti a Dio e considerato sub specie aeternitatis, sono queste
creazioni quasi ininterrottamente mediterranee”.
Paul Valéry, Ispirazioni mediterranee, Mesogea, pp. 80 € 6
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