La
politica è un continuum: non si può
alimentare il nazionalismo, anzi lo sciovinismo, e poi dire “prendiamoci tutti
i siriani che ci servono”. Il cittadino tedesco a questo punto della storia reputa
i siriani peggio degli italiani, e dei mediterranei o latini. E vota contro la
cancelliera Merkel che vuole un milioni di immigrati all’anno.
L’irritazione
e i sarcasmi di Weber e Schaüble contro Renzi e Hollande a Atene riflettono la
pochezza della politica tedesca al governo da oltre dieci anni, dei governi
Merkel, e in generale dei governi post-Kohl della Germania riunificata, “tedeschi
di Germania” direbbe il comico. Governi peraltro a questo punto insostituibili:
il virus ha infettato l’elettorato, più destra chiama più destra.
I
collaboratori eminenti della cancelliera Merkel mostrano di non aver capito la lezione
del Meclemburgo, piccola (il numero di votanti è esiguo) ma significativa: se gli
altri sono merda, inaffidabili, criminali, e vivono alle spalle della Germania,
beh non li vogliamo. Tutti gli altri, gli arabi, i mussulmani, gli asiatici,
gli africani, anzi questi peggio dei latini o mediterranei che siano – che almeno
dannod a mangiare e bere a poco prezzo e bene. .
Non
c’è sorpresa nel voto tedesco. Che non è di protesta ma è nell’alveo scavato dai governi Merkel – “la colpa è degli altri”. La sorpresa è semmai
nella moderazione di Alternative für Deutschland, che ha vinto le elezioni. Che
è un partito di destra, ma non nei toni di Weidmann o Schaüble, collaboratori eminenti
di Merkel, sconsiderati. Ai quali l’Europa deve la sua povertà, forse senza
ritorno - niente di meno.
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