Che
gli argomenti tedeschi facciano l’opinione in Italia è aspetto non minore del
problema, e anzi quello decisivo. L’argomento del debito, quello dei compiti, e
soprattutto quello delle banche, tanto è spregiudicato.
La
Germania ha il sistema bancario più marcio d’Europa, tra banche regionali e grandi
banche, Commerzbank e Deutsche. Ma sotto attacco riesce a mettere l’Italia, che
invece ha le banche relativamente più solide d’Europa. Via Berlino – gli accrediti
alla cancelleria – e Francoforte. Ma ogni offensiva tedesca contro l’Italia, e
ormai sono una mezza dozzina, da quando Merkel è al governo con i fidi Schaüble
e Weidmann, gli unici immutabili, viene recepita passivamente, anzi quasi con
giubilo, dall’informazione in Italia.
È
un esito della “politica della crisi” – gli affari vanno meglio quando il
governo non governa? Della vecchia mentalità del “tanto peggio tanto meglio”,
in un’informazione piena di reduci della sconfitta? Di complici-vittime delle
banche d’affari o speculazione?
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