La musica è
la passione dominante e il tema preferito dello scrittore, che si cambiò il
terzo nome, Wilhelm, in Amadeus in onore di Mozart, e fu agli inizi direttore
d’orchestra, dopo aver studiato fuga e contrappunto – dall’organista polacco
Podbieski, l’originale del personaggio Abraham Liscot del “Gatto Murr” – ed
essersi esibito come bambino prodigio al piano. Qui sono quattro racconti brevi, tratti dalla raccolta
“Il maestro di Tartini e altri racconti musicali”, Passigli, 1984.
La musica è, in tutte le sue manifestazioni,
quintessenza del divino-diabolico hoffmanniano. Specie nel ritratto del “Signor Gluck”, uno
schizzo enigmatico del compositore. E nella rappresentazione del “Don Giovanni”, una
sorta di autobiografia in nuce, o un esperimento
in autocoscienza: della vita come impulso, desiderio, che soverchia ogni altra
passione, e anche le difese più solide, e dell’essenza demoniaca del desiderio,
distruttiva.
E.T.A.Hoffmann,
Racconti musicali, Il Sole 24 Ore,
pp. 79 € 0,50
Curiosa, e
quasi contemporanea, la rappresentazione di Nord e Sud, di Germania e Italia,
nelr acconto “Il gorgheggio”: della formazione di un remissivo cantante tedesco
per mano di due sorelle italiane, cantanti di temperamento.
Nessun commento:
Posta un commento