Non
è vero che si avviasse ai cento giorni senza nulla in mano: Raggi un’idea ce
l’aveva, e l’ha disposta, all’insaputa di tutti: pedonalizzare il centro dei
quartieri. Via gli artigiani e le botteghe storiche, che non fanno girare
abbastanza i soldi, spazio alle jeanseri-con-scarperie e ai tavolini a gogò,
pizze, gelati, birre, e microonde (pizze, piatti e stuzzichini). Si parte da
Monti, la sindaca ha già deciso, bypassando la circoscrizione, che
eccezionalmente a Roma, tutta grillina, è Pd.
Le
pedonalizzazioni, è notorio, si camuffano di verde, ma sono la speculazione dei
fondaci. Per liberare i piani terra e gli scantinati dagli affitti storici e di
lungo periodo e portarli alle stelle - a beneficio i più di anonime in paradisi
fiscali.
È
come togliere l’anima alle città. Ma non è argomento per la borghesia avida
della rendita urbana, che evidentemente è forte con Grillo. La specificità dell’Italia,
che Roma ha saputo difendere malgrado i tanti attacchi ormai da mezzo secolo a
questa parte, è la continuità dei luoghi, vissuti senza interruzione.
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