Federico
Del Prete fa sulla “Nazione” il censimento dei Nobel mancati dall’Italia in
Fisica e in Chimica. Troppe esclusioni inspiegabili, dice, se non perché l’Italia
non conta. Ma non dice che i Nobel si
danno sentendo anche la comunità scientifica di appartenenza. È il motivo per
cui fu escluso Cabibbo, “padre” della matrice Ckm, mentre furono premiati il
secondo e il terzo del crittogramma, Kobayashi e Maskava. O che il fisico Parisi,
candidato autorevolmente da francesi e americani tre volte, è stato escluso per
lo stesso motivo. Perché la comunità scientifica “democristiana”, Rubbia, Maiani, Zichichi, et al., si oppose ai “sinistrorsi”. Che poi candido Maiani, per vederselo silurato dalla sinistra,
Cabibbo, Parisi, Bernardini etc. È così che la Seconda Repubblica lavora, per
fazioni.
Cabibbo fu
silurato senza essere nemmeno tanto di sinistra, ma era laico. Il che non impedì
al Vaticano di cooptarlo nella sua Pontificia Accademia delle Scienze e anzi di
farsene il presidente.
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