giovedì 6 ottobre 2016

La Seconda Repubblica anti-Nobel

Federico Del Prete fa sulla “Nazione” il censimento dei Nobel mancati dall’Italia in Fisica e in Chimica. Troppe esclusioni inspiegabili, dice, se non perché l’Italia non conta. Ma non dice che  i Nobel si danno sentendo anche la comunità scientifica di appartenenza. È il motivo per cui fu escluso Cabibbo, “padre” della matrice Ckm, mentre furono premiati il secondo e il terzo del crittogramma, Kobayashi e Maskava. O che il fisico Parisi, candidato autorevolmente da francesi e americani tre volte, è stato escluso per lo stesso motivo. Perché la comunità scientifica “democristiana”, Rubbia, Maiani, Zichichi, et al., si oppose  ai “sinistrorsi”. Che poi candido Maiani, per vederselo silurato dalla sinistra, Cabibbo, Parisi, Bernardini etc. È così che la Seconda Repubblica lavora, per fazioni.
Cabibbo fu silurato senza essere nemmeno tanto di sinistra, ma era laico. Il che non impedì al Vaticano di cooptarlo nella sua Pontificia Accademia delle Scienze e anzi di farsene il presidente.

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