La
Procura di Roma che indaga sulla Marina, su fatti del 2013, sull’assistenza ai
barconi in emergenza, un’indagine ridicola e tragica insieme, non saprebbe
essere denunciata con abbastanza forza. L’oggetto dell’inchiesta è il ritardato
intervento della nave militare “Libra”, la più vicina a un barcone in difficoltà, l’11 ottobre 2013. L’Sos
era stato lanciato alla Marina italiana, ma il barcone si trovava in acque
maltesi, e all’epoca le operazioni si svolgevano sotto comando unificato
europeo. L’Sos fu girato dalla Marina italiana a quella maltese, che prese in
carico il salvataggio, in un paio di minuti. La “Libra” fu richiesta d’intervenire
dalle autorità maltesi dopo cinque ore. Si salvarono 212 persone, ne morirono “almeno
268”.
Dov’è
l’omesso soccorso oggetto dell’inchiesta della Procura di Roma? Dov’è lo
scandalo? Nel fatto che non c’è nulla da indagare. Ma ben due Procuratori della
Repubblica se ne occupano, Santina Lionetti e Francesco Scavo, che evidentemente
non hanno altro da fare. E la Guardia di Finanza di Fiumicino, scalo come si sa
di tutto riposo, dove non transitano droga né immigrati, e quindi bisogna trovarsi
di che giustificare lo stipendio. Insieme per dare lustro a una leva di
avvocati a percentuale, che propongono denunce all’immigrato innominato, cui carpiscono
una firma in conto ripartizione dei futuri risarcimenti dello Stato. E perché
quel salvataggio e non un altro – i salvataggi sono giornalieri, con morti purtroppo
anch’essi giornalieri? Perché la “Libra” era comandata da Catia Pellegrino, la
prima donna comandante, di cui la Marina si faceva bandiera.
Un
plot televisivo, da mugwump santoriano.
Ma perché farlo pagare a noi? Perché nel nome della giustizia piuttosto che dei
processi al talk-show? Perché distogliere l’apparato repressivo dai fatti
criminali?
L’immigrato
clandestino che ricatta lo Stato italiano è tema da farsa. Una percentuale agli
avvocati sui morti in mare, anche. Ma gli avvocati a percentuale agiscono col comparaggio
evidente della Procura di Roma, che non ne cestina gli esposti.
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