“I
fondi pensione battono il Tfr”. Non è vero, ma è ritornello costante: i fondi
sono la magiatoia di banche e assicurazioni. E il refrain non è nemmeno pagato, è solo incuria.
Il
grande economista Tito Boeri, che faceva le pulci a tutti quanti, s’infeuda l’Inps e semina panico, invece di cercare
soluzioni. Non è nemmeno grillino, è nominato dal governo. Lavora per i fondi
pensione, anche lui? Anche il governo?
Non
si può fare una dote a un figlio in Italia per la sua maggiore età. I soldi accantonati
spariscono: nella totalità dei casi saranno una miseria alla scadenza..
Si
tassa il risparmio in tutti i modi. Dopo aver imposto il conto in banca anche
ai percettori di pensioni sociali. Con bolli, tasse, cedolari, anche sull’inutilizzazione.
Da ultimo con l’obbligo di tenerlo comunque in banca, improduttivo, pena l’evasione
fiscale. Poi dice che non c’è la ripesa, non si consuma e non si investe.
Hanno
poetato il Monte dei Paschi dai 2 euro e 80 dell’aumento di capitale, non più
di un paio d‘anni fa, a 18 centesimi. Poi dice che i pescicani internazionali
vi si sono avventati sopra: si specula liberamente e facilmente, al ribasso e
al rialzo.
“Grandi
affari: luce, treni, metrò, al via la campagna di Grecia. Partono gli
investimenti sule infrastrutture. Il rischio Paese? Minimo”.
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