Ilaria Capua non si dà ragione oggi sul “Corriere
della sera”. Era due anni fa tra i migliori ricercatori al mondo, è ora esule volontaria
fuori d’Italia, dopo un processo infamante come “untrice”, una che diffondeva
le epidemie per arricchirsi. Su un’inchiesta del Nas dei Carabinieri, il
vice-procuratore di Roma Capaldo la denunzio, l’“Espresso” ne fece inchiesta di copertina velenosa
e la condanna fu immediata.
L’assoluzione non è servita a niente. Tutto quanto l’Italia faceva nella prevenzione dei virus mortali è sfumato – oltre a una quarantina di carriere, di dirigenti e ricercatori, distrutte, all’Istituto superiore di Sanità e nei centri specializzati.
Un’inchiesta condotta male ci può stare. Anche senza
intenzioni subdole, cioè. Ma Capaldo è al suo posto, e anzi concorre a Procuratore
Capo. I Carabinieri non parlano, e dei Carabinieri non si può parlare. Di Manzoni e degli “untori” - dell’affaire degli untori - nessuno sa più nulla.
L’assoluzione non è servita a niente. Tutto quanto l’Italia faceva nella prevenzione dei virus mortali è sfumato – oltre a una quarantina di carriere, di dirigenti e ricercatori, distrutte, all’Istituto superiore di Sanità e nei centri specializzati.
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