La violenza ha le sue buone ragioni: attorno
a una vita solitaria, frustrata, rancorosa, lo scrittore algerino costruisce un
horror gotico di rara intensità.
“Nulla di più fragile della vita: quanta
vulnerabilità!”, si commisera il protagonista narratore. Ma intende: una vita
rifiutata, che si rifiuta e rifiuta, non passa indenne sulla terra, ci sono
conseguenze. Il risentimento è letale del frustrato negli affetti, nella creatività,
sia pure soltanto affettiva.
Il bisogno di amore è “l’esperienza centrale della nostra esistenza”. Nulla di eccezionale, ma “Elena Ferrante” lo diceva in un’intervista contemporanea – “Cugina K” è del 2003. L’amore assassino sarà il sigillo del Millennio?
Yasmina Khadra, Cugina K, Edizioni Lavoro, pp. 89 € 8
Il bisogno di amore è “l’esperienza centrale della nostra esistenza”. Nulla di eccezionale, ma “Elena Ferrante” lo diceva in un’intervista contemporanea – “Cugina K” è del 2003. L’amore assassino sarà il sigillo del Millennio?
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