giovedì 10 novembre 2016

Ombre - 341

Senza vergogna i giudici costituzionali emeriti, Onida, De Siervo et al., che si vedono bocciare a ripetizione in tribunale i ricorso contro la formulazione dei quesiti al referendum. Uomini di scarsa legge, oltre che opportunisti politici – le fortune dei De Siervo, tra l’altro, padre e figlio, legate a Renzi, ai democristiani del Pd.

Vince Trump su tutta la linea, alla presidenza come al Congresso, ai due rami del Congresso,  caso rarissimo, ma continua a essere una marionetta per i grandi giornali, “la Repubblica”, il “Corriere della sera”,  autoerette vestali della sinistra. Per accecarla, anche la sinistra italiana?

Vince Trump e scopriamo di non saperne nulla. Dopo una  campagna elettorale durata un anno e mezzo. Né di lui né dei suoi elettori. Che sono numerosi e variamente disposti, in tutti gli Stati della federazione, e in città come in campagna, nei distretti proletari come nei centri borghesi. Solo sappiamo che è un riccone, gigione, misogino, benché devoto alle sue donne, e razzista, benché abbia sposato una dell’Est, e poi un’altra.

Non ci dicono nemmeno che è il primo presidente (pluri)divorziato – non è corretto? Né che è il primo presidente tedesco – suo nonno lo era.

“Il mondo è cambiato”, titolava otto anni fa “la Repubblica” per l’elezione di Obama. Manco per niente, la solita routine. Ciononostante, il giornale si ripete: “«Il mondo è cambiato» nuovamente ieri mattina”, scrive il direttore, “in modo ancora più radicale e sconvolgente”. Dove andremo a finire?

A parte le prefiche della sinistra (ma Zucconi non è quello della Destra eponima, buonanima?), nessuno sembra sapere che Trump ha vinto contro una candidata che partiva con una serie di vantaggi: donna, dopo il presidente nero, ex senatrice e ministro degli Esteri, per otto anni alla Casa Bianca, con l’appoggio pubblico costante, inconsueto, del presidente  uscente, l’unanimità dei media, un fondo cassa in esauribile, tre volte quello del miliardario Trump.

Continua dopo la vittoria di Trump la cecità dei media. Come a sancire da sé la propria irrilevanza. L’eutanasia non si avocava per gli altri?

Secondo la logica degli apparati Usa di spionaggio, e i media pro-Clinton, la vittoria di Trump è stata una vittoria di Putin....
Non si può dire nemmeno disfattismo, è solo l’idiozia di una politica fatta dai mass-mediologi – pubblicitari per lo più.

Nemmeno il mussoliniano “me ne frego!” imbrillanta l’Europa di Juncker. Nemmeno negativamente, la lascia sbiadita come è, l’Europa dello 0,1.
Ma forse, anzi certamente, non stupida. È allora una trappola?

Zagrebelsky: “Paese diviso. Un clima così neanche nel 1946”. Non è vero. Ed è anche una sciocchezza, storica e politica. Forse perché il giudice Zagrebelsky nel 1946 aveva tredici anni, o dodici? No, è il presenzialismo: più la sparo grossa, più mi si vede.
Bisognerebbe mettere un fee sulle dichiarazioni, se non ci pensa twitter. Una tassa

Cgil e CasaPound uniti nella lotta, Anpi con Forza Nuova, contro la riforma: al peggio non c’è fine. Con i giovani disoccupati e le cariatidi universitarie. Tutti uniti per far raddoppiare o triplicare lo spread e condannare l’Italia. Ci vuole una catastrofe tipo tsunami per riportare la ragione, quella che abbiamo è uno smottamento.

Il Monte dei Paschi, che valeva non molto tempo fa sei miliardi, ora non vale 600 milioni. Sotto un’interminabile ispezione Bce.Ci sarà una Norimberga anche per la Bce, quando le banche d’affari saranno state sconfitte?

Non ha fatto in tempo Cairo a impadronirsi della Rcs che la “Gazzetta dello Sport” attacca di petto al Juventus. Il giornalismo torinista non è male? Poi magari sciopereremo per difendere i redattori della “Gazzetta”.

L’Europa si muove, e dice che in Turchia la democrazia è “ferita”. Le notizie arrivavano prima nel Medio Evo.
E che vuol dire ferita? Lieve, non suppurata?

Il bello - ? – è che l’Europa è timida perché pensa che Angela Merkel sponsorizzi Erdogan. Il che magari è vero, ma perché allora non fare un favore a Merkel, aumentarne il potere contrattuale con Erdogan?

Resta vero che la Germania, che ha d etto no ala Turchia nell’Europa, poi la butta sui piedi dell’Europa. Irrancidita dal suo no, dal no tedesco, alla europeizzazione.

Muoiono su un gommone 249 africani, se ne salvano 29. Una notizia breve. Giusto perché li ricorda il papa tra i defunti.

Il presidente Mattarella parla di “emergenza non compresa appieno”. Con più morti, ogni giorno, di una guerra? Meglio non disturbare?

Amnesty International accusa, da Londra, i centri italiani di accoglienza di ogni sorta di sevizie dell’immaginario sadomaso britannico. Ma non erano usciti dall’Europa?

Si fa una legge per innalzare  l’età del pensionamento dei giudici da 70 a 72 anni, subito dopo averne fatta una che la riduceva da 75 a70. Questo solo per mantenere in attività il presidente in carica della Corte di Cassazione Giovanni Canzio. Che naturalmente non ha favori o pratiche speciali da sbrigare. 

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