La
questione con Bolloré è di prezzo? Non potendo vendere Mediaset Premium,
Berlusconi vende Mediaset? Non è un’idea peregrina che circola a Milano, vista
l’inerzia di Fininvest nella partita con Vivendi-Bolloré, dove gioca di
rimessa, e il distacco personale di Berluscomni – tanto più marcato a fronte
dell’interesse che pone in prima persona alla non avvincente partita Milan.
Ci
sono molte anomalie nell’affare Vivendi-Mediaset. Non è una scalata. La scalata
si fa e non si annuncia – si annuncia a cose fatte. Non è nemmeno un grande
affare per Bolloré, che deve mettere in conto l’inevitabile ridimensionamento
di Mediaset come rubamazzo con la Rai sul mercato pubblicitario italiano. E se
sul primo 20 per cento avrà potuto acquistare a prezzi di saldo, ora dovrà
pagare caro l’ulteriore 10 per cento di cui ha annunciato l’acquisto.
Mediaset
è stata ed è il cuore del business Berlusconi, più dell’editoria e della finanza.
È stata una banca, liquidissima. E una mezza miniera: l’occupazione e
sfruttamento dell’etere, che non costa (quasi) nulla. Ma ora non pi. Quest’anno,
benché aumenti considerevolmente ricavi e ascolti, e malgrado un’ancora più
brillante Mediaset Spagna.l’ex Telecinco, aumenta considerevolmente anche il
debito, sul miliardo, e chiude in perdita, tra i 100 e i 200 milioni, per la
prima volta da quando esiste. Pesano i costi di Mediaset Premium, soprattutto i
diritti del calcio.
Il
riaggiustamento dei conti Premium non è impossibile. Partendo dalla cessione
dei diritti del calcio. Ma, altra bizzarria, la correzione non si fa.
In
prospettiva ravvicinata c’è peraltro una perimetrazione della raccolta
pubblicitaria per ogni singolo operatore. Operazione che l’Agcom, Autorità di
vigilanza sui media, ha finora evitato per il peso politico di Berlusconi. Ma
che è sempre meno rinviabile: due gruppi si prendono il 95 per ceno del mercato
- di più Mediaset col 65 per cento, la Rai è già stata fermata, al 30 per
cento.
Il
gruppo tv di Berlusconi è in surplace, gestionale, di mercato, finanziaria. E
Bolloré è più solido e affidabile dei cinesi del Milan. Tra i due, Bolloré e
Berlusconi, non è d’altra Mediobanca che ha propiziato l’affare Premium poi saltato, né nessun altro,
giusto Ben Ammar. L’anima berlusconiana di molti affari, nella collocazione in
Borsa di Mediaset e dopo, membro del consiglio di sorveglianza Vivendi.
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