giovedì 15 dicembre 2016

Il papa mette sul mercato il Bambino Gesù

È un ospedale, anche se dal nome impegnativo, Bambino Gesù. Ma è una struttura di prim’ordine. Di interesse estremo per Roma, anche perché la degenza vi costa la metà che negli ospedali Asl. Da sempre concupita da interessi privati, che sotto il papato reputato debole di Benedetto XVI hanno provato a impadronirsene. Il segretario di Stato di papa Ratzinger si è opposto, e gliel’hanno fatta pagare.
Oggi è il papa Francesco a criticare la struttura, e la cosa ha sorpreso i più. Sotto il velo dell’ovvio, no allo sfruttamento, no alla corruzione, il papa ha detto che il Bambino Gesù è corrotto: “Fare affari: i medici diventano affaristi, le infermiere e gli infermieri diventano affaristi, tutti affaristi!”, non l’ha detto di un qualsiasi ospedale, o dell’andazzo della medicina di mercato, ma del Bambino Gesù. L’ospedale pediatrico di Roma. Dopo precedenti allarmanti.
Il cardinale Bertone, il segretario di Stato di Ratzinger, ha cercato prima di difendere il San Raffaele di Milano, e ha perdutoMilano gli si è coalizzata contro, mobilitata dal banchiere Bazoli, e il pregiatissimo pezzo è andato per pochi spicci a un affarista che per l’occasione il patron di Banca Intesa nobilitò primo azionista del “Corriere della sera”. Col concorso esterno della Procura di Bruti Liberati, che ha fatto morire 
il sant’uomo don Verzé, fondatore e animatore del San Raffaele, da delinquente. Ha avuto successo invece a Roma, dove l’offensiva non era così compatta come quella milanese, e anche un po’ alla brancaleone. Sempre con corredo di magistrati e giornalisti volenterosi, ma non schiacciante: Bertone ha parato l’attacco sull’Idi, i Fatebenefratelli (una cui struttura è centralissima, sull’Isola Tiberina), e il Bambino Gesù. E l’ha pagata caro.
Il papa argentino non ha difeso Bertone. Che anzi è diventato il bersaglio dichiarato dei suoi due incongrui consigliori, mons. Vallejo Balda e la Chaouqui. E ora spara direttamente sul Bambino Gesù.

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