Cerca nel blog

lunedì 26 dicembre 2016

Ombre - 347

Per il secondo anno la tradizionale fiera della Befana a piazza Navona, con le bancarelle dei presepi e dei giocattoli, è stata cancellata. Dalle viete cronache romane, e dall’ex commissario Tronca, pure uomo di sacrestia, per non urtare i mussulmani, gli ebrei, etc. In realtà per fare posto ai tirassegno da luna park, in mezza piazza, e nell’altra mezza al mercato del km. 0, presunto. Le buone intenzioni sono sempre cattive: è la corruzione che combatte la corruzione.
  
“JP Morgan? Deluso dai grandi socie esteri”, lamenta il presidente del Monte dei Paschi Falciai con Daniele Manca: “Soros e Qatar sono spariti dopo il referendum”. Solo gli italiani ritengono la costituzione intoccabile, lo zoccolo duro del sottogoverno. Il sottogoverno ritenendo meglio del governo.

Falciai dice anche: “Noi abbiamo lavorato rispettando le regole, attenendoci a quello che le autorità regolatorie ci dicevano”, cioè la Bce: “E questo peraltro è una caratteristica, checché se ne dica, del nostro Paese in Europa”. Che invece non segue le regole, Bce in testa. Ci sarà una Norimberga della crisi?

Il giudice napoletano Woodcock incolpa il ministro Lotti di vari reati. E lo dice al “Fatto quotidiano”, da cui Lotti lo apprende il 23 dicembre. Per sapere di che è accusato il suo avvocato deve fare richiesta al giudice. Che risponderà il 27, forse il 28. Forse dopo le feste. Tutto normale.

Dieci ospedali distrutti ad Aleppo nelle ultime settimane, calcola “La Lettura” l’altro sabato. E un numero imprecisato di scuole, per amputare e paralizzare i bambini. E i medici: “Contro di noi – avrebbe raccontato al “Lancet” un dottor Muhammad – c’è un attacco sistematico. Ne hanno uccisi 800”.  Che mira, però, dei cacciabombardieri!

C’erano una volta le bugie di guerra, ora c’è la stupidità. Il “dottor Muhammad”, nome archetipo, sarà una sineddoche?

Che fine ha fatto il colonnello Auricchio? Ci vuole un po’ di giustizia nel campionato, non può sempre vincere la Juventus. Il calcio dà da vivere a un milione e mezzo di persone, vogliamo più soldi per noi.

Il capolavoro di Scarpellini, ricorda “la Repubblica”, ora arrestato insieme con Marra, l’uomo della sindaca grillina Raggi a Roma, fu a danno dei giornalisti. Con Veltroni sindaco, ha subaffittato al Comune di Roma un palazzo dellInpgi, la cassa pensionistica dei giornalisti, al quale pagava 2,1 milioni l’anno, per 9,5 milioni. Con un guadagno netto nei primi sette anni di 51 milioni.

L’affare di Scarpellini con l’Inpgi era stato denunciato proprio dai 5 Stelle. Ma allora era tutta invidia?

“Ho preso una tranvata”, ridacchia Renzi dopo la sconfitta in fiorentino. Cioè non cambia: sempre legato a Firenze, al più alla Toscana, non ha altri collaboratori né amici, neppure in politica, e con gli altri provinciali come lui pensa di sfidare il mondo. Perfino in inglese, benché non ne abbia pratica – senza colpa: il capo del governo italiano ha diritto di parlare italiano.
È la sindrome fiorentina, di una città che si ritiene – e per qualche verso è – unica al mondo, e quindi autarchica.

È per provincialismo che Renzi ha sprecato un capitale enorme: ricambio generazionale, innovazione, il Quirinale e Angela Merkel con lui. E non cambia: il provincialismo è una seconda pelle. Però, è ancora in tempo per imparare l’inglese. 

Nessun commento: