Trump
è ossessionato, oppure “ci marcia”. Ma l’Fbi annuncia un’ “ondata jihadista” in
Europa, via immigrazione di massa incontrollata. Magari l’Fbi si sbaglia, si
spera. Ma non siamo tenuti e crederle?
I
media italiani sono per Hillary: è la più decente, ed è donna. Sono cioè per il
partito Democratico. Ma nella politica italiana sono (quasi) tutti contro Renzi
e il partito Democratico. Come la mettiamo?
I
sondaggi saranno sbagliati a danno di Hillary Clinton, che Trump strabatterebbe.
La prima donna candidata a presidente, la politica di più lungo corso e vasta
esperienza, interna e internazionale, la moglie del presidente del lungo boom, com’è
possibile. Ma i benpensati sbagliano a liquidare Trump per un volgare maneggione
e la sua America per un cesso. Intanto è un concorrente di tanta virtù,
temibile.
“Dov’è
Dio, se nel mondo c’è il male?” è il commento del papa a Auschwitz. Dovrebbe
essere una bestemmia, ma può essere una scoperta. Non è mai troppo tardi?
Non
è ancora agosto e la neo sindaca di Roma si è già squagliata. Dov’è, cosa fa,
cosa ha fatto dopo il selfie col papa. Sì, i topi da fotografia adi Tor Bella
Monaca, e poi?
C’è
per la sindaca di Roma Raggi la stessa rispettosa devozione che ci fu vent’anni
fa a Roma per la Pivetti presidente della Cemera – quella col velo nero e le
mani giunte. Da parte degli stessi ambienti “filosofici”, da “Micromega” a
“Repubblica”. Ci sono ancora uomini che amano le donne.
L’Olimpiade
2024, di cui la sindaca di Roma non sa e non le interessa nulla, ha testimoni
del calibro di Muti, Benigni, Armani, Agnelli e altri tipi noti in tutto il
mondo. Le stelle in politica iluminano poco, un po’ di campanile.
Però
proteggono. Per molto meno l’assessora Muraro sarebbe stata azzannata a morte
dalle cronache romane e anzi già agli arresti, fosse stata con Alemanno, o
anche col Marino seconda fase.
“Non
è guerra di religione, è per il denaro”, dice il papa dei preti assassinati. Se
lo dice lui. Ma lo dice ex cathedra,
dobbiamo credergli?
Può
darsi pure che a Rouen cercassero le elemosine.
È
pur vero che un pontefice non è altro che un costruttore di ponti. Ma Francesco
è di più. Non era preoccupato i effetti il papa mentre commentava le ultime
stragi. Era anzi sorridente, contento di se stesso – “gliel’ho fatta”. In
linguaggio francescano, si direbbe giocondo.
“Dalle
Filippine alla Turchia, quattrocento omicidi di religiosi in quindici anni”. Ma
non lo sapevamo, il Vaticano non tiene la contabilità – roba da commercianti,
volgare. Tutti i (quasi) quattrocento assassini sono starti perpetrati da
islamici.
Ai
(quasi) quattrocento religiosi vanno aggiunte le migliaia di cristiani
sterminati in Pakistan e dintorni. A tiro singolo e in massa.
Greco
provvederà, benché in barca”, scriveva questo sito in “Ombre” del 22 luglio, a
proposito del ricorso dell’ex “salotto buono” milanese contro la nuova
proprietà del “Corriere della sera”. E Greco pronto ha provveduto, l’inchiesta
è aperta, Cairo stia avvisato.
Attorno a Schwazer c’è una tale
turpitudine che si fatica a crederci – Schwazer è il più pulito…. Però c’è.
Solo Sebastian Coe e i suoi danti causa fanno i moralisti. È una vera atletica
della corruzione.
Putin ha drogato tutti i suoi atleti, ha
avvelenato tutte le oppositrici, bombarda gli ospedali e le scuole in Siria, e
spia Hillary Clinton, per conto di Trump. Com’è possibile? Crederci, cioè.
Notizie di guerra, si sa, ma fino a che punto?
L’oltranzista
Trump non minaccia nessuno, non rispolvera la guerra fredda. È una costante della
politica Usa: i democratici sono più bellicosi dei repubblicani, i Bush
esclusi. Basti pensare a Hiroshima e al Vietnam.- oltre che, fortunatamente,
alle due guerre mondiali. E dunque il mondo per chi dovrebbe votare?
Francesco
Merlo, una carriera di moralista, al “Corriere della sera” prima poi di “Repubblica”,
in sostituzione di Maltese, altro grande moralista, che ha fatto fortuna a Strasburgo,
prende 240 mila euro dalla Rai per una “strategia offerta informativa”. Senza
vergogna, nemmeno del suo giornale, che anzi copre lo scandalo – quantum mutatus ab illo!
Ma
non è solo “Repubblica” a nascondere lo scandalo delle prebende Rai, la cosa è
rapidamente scomparsa da ogni giornale. Anzi, i castisti si sono già dati un
altro obiettivo scandaloso, i 5 Stelle.
La
corruzione è soprattutto forte dell’anticorruzione – la mafia dell’antimafia,
il doping dell’antidoping.
Nial
Ferguson ha scoperto che il successo di Trump viene dal “potere della
paranoia”. Che infetta gli americani, dice, dal Settecento – e perché perdersi
i Puritani, paranoici al massimo? È cosi che gli Usa sono diventati, ormai da
un secolo, i più ricchi e potenti al mondo.
Questo
Ferguson è “un giornalista britannico” (sarà scozzese? irlandese?) che a quarant’anni è diventato professore di
storia. Negli Usa. Anzi, proprio a Harvard. Successore di Kisisnger. Senza paranoia?.
Di
Monaco dopo Nizza sgomenta, dopo i morti, l’imprevidenza. La polizia arriva a
venti minuti dall’allarme. Non in assetto da guerra. Mentre quattromila
telefonate intasano i centralini della Polizia– nessun dispositivo selettivo è previsto
per le crisi acute. Il ragazzo persiano non è il primo in Germania, dove altre
volte gli adolescenti hanno ucciso i coetanei a diecine. Era in cura da uno
psichiatra , ma senza effetto. L’Europa non si prende sul serio.
Un
quarto delle donne in Italia non fa figli, una su quattro. Il 14 per cento
negli Usa. Il 10 per cento in Francia, una su dieci. Dove sono donne meno
libere?
È il
lavoro? Una donna su due in Italia non è sul mercato del lavoro. Tre su quattro
negli Usa e in Francia.