mercoledì 4 gennaio 2017

Furbo Grillo

A pensare male come voleva Andreotti, il tribunale popolare di Grillo ha distolto l’attenzione dal suo nuovo codice etico, molto aggiustato sulle attese incriminazioni dei suoi: Raggi sarà incriminata e Grillo non vuole privarsene - Roma sarà ladrona ma è un bel bottino.
Come faccia Grillo a prevedere le incriminazioni, quella di Marra a suo tempo e ora quelle di Frongia, Romeo e Raggi, per la famosa chat whatsapp che intrattenevano con Marra, è il vero nodo. Ma è roba da bassi servizi.
Quello che a noi è concesso di sapere è l’uso esperto di Grillo della vecchia pratica della disinformazione, di annegare uno scandalo in un altro. Senza problemi: ha cominciato elencando  giornalisti fedifraghi o nemici, per alluzzare la curiosità, ha continuato scomunicandoli, e quindi, ’n coppa, il tribunale speciale. Delirio assicurato.
Roba da scemi? Sì, ma non si parla più del codice salvaraggi. Scemo, cioè, non è Grillo.

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