Si
continua a non vedere nella cosiddetta accoglienza degli immigrati che è un
business per lo più sporco. Del cosiddetto terzo settore, delle onlus e le cooperative
che lucrano sulla spesa sociale pubblica. Qui sui 35 euro giornalieri per immigrato.
Basta guadagnarne uno su 1.500 immigrati da custodire e il guadagno netto è di
1.500 euro, al giorno. Risparmiandone cinque, il guadagno netto è di 7.500
euro. Ma è normalmente il doppio e il triplo.
L’economia
dei c entri di accoglienza è semplice. L’alloggio è fornito dallo Stato o dal Comune,
fuori quindi dei 35 euro di dotazione individuale. Molte suppellettili pure. La
guardiania pure. L’abbigliamento viene dalle donazioni. La spesa viva è per il soldo in contati all’immigrato,
e per il rancio. Che si fornisce a pochi euro. Più l’elettricità, il gas, e le pulizie.
Un
affare facile. Di cooperative finte - giusto per non pagare le tasse, o pagarne
meno. Di avventizi, senza nessuna formazione specifica, né capacità di
mediazione linguistica e culturale. Pagati i più con i voucher.
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