Il presidente
turco Erdogan non voleva che si celebrasse il Natale, faceva discorsi contro.
Nemmeno il Capodanno voleva. Vuole portare la Turchia al calendario mussulmano?
Niente male, le toglie sei secoli e qualcosa.
Poi
qualcuno ha preso Erdogan in parola,
uccidendo a raffica chi festeggiava Capodanno, e il presidente della Turchia si
è arrabbiato. Voleva ucciderli lui?
Su
formiche.net Manola Piras pubblica gli scambi affettuosi nel 2014, mentre si
svolgeva l’inchiesta della Procura di Bergamo su Ubi Banca, tra Bazoli,
indagato, e Ezio Mauro, allora direttore di “Repubblica”. Si era appena concluso
un aumento di capitale del “Corriere della sera”, nel quale solo la Fiat aveva investito,
e Bazoli, che non ci ha messo un euro, non sa che parlarne in termini
spregiativi, di imprecisate “porcherie”.
A Bazoli,
dominus del giornale concorrente, seppure in via d’uscita, Mauro non sa dire
che: “Sei di nuovo dentro una bufera. Ma se tu lo tieni in mano (il giornale,
ndr), io sono tranquillo”. Nel senso che il “Corriere” di Bazoli non gli faceva
ombra?
Morale
della favola? La morale non c’è. Subito poi la Fiat ha lasciato il “Corriere
della sera”. Mauro ha lasciato la direzione di “Repubblica” - ma sempre ben
retribuito e apprezzato. La Fiat ha ceduto i suoi giornali a De Benedetti, cioè
a “Repubblica”.
Le intercettazioni
bergamasche, che non configurano un reato, sono da lamentare. Ma, se non c’è un
reato legale, che dire delle deontologie?
Luca Bergamo,
già candidato con l’Ulivo di Veltroni, collaboratore di Rutelli e Veltroni sindaci
di Roma, quindi renziano, dopo un passaggio con Fassina, ora vicesindaco di Roma mandato da Grillo,
complica il Capodanno ai romani chiudendo metà dei lungoteveri, e senza mezzi
pubblici: un ingorgo di molte ore. Ma è
simpatico ai cronisti romani, veltroniani, fassiniani, renziani e grillini, che
quindi ne dicono meraviglie. Poi dice che c’è il populismo.
Francesco
Giavazzi si chiede sul “Corriere della sera”, sulla scorta di Schaüble, il
ministro tedesco, se l’Italia non abbia “ancora completato la ristrutturazione
richiesta dal processo di globalizzazione. Cioè se sono ancora molte le imprese
che debbono chiudere per essere sostituite da aziende nuove e più adatte al
nuovo contesto internazionale”. Lo dice
da liberale, da studioso, da piccolo ras – è frequente il tipo all’università?
Il “processo”, già.
Il
professor Giavazzi pensa che la Germania abbia chiuso le aziende e le abbia
ricostituite “più adatte al nuovo contesto internazionale”. Un economista che
pensa che le aziende si chiudono e si aprono a programma.
Sui
“50 Most Exciting Artists in Europe” di Artnet, il magazine online americano,
la metà sono di Londra, 24. Forse perché parlano inglese. Altri 15 sono di
Berlino, dove ormai si parla inglese, seppure teutonico. Di europei a New York
ce n’è uno solo. Zurigo non ha artisti, Milano neppure.
Fabio
Pisacane, 30 anni, terzino del Cagliari, è eletto calciatore dell’anno. Per
aver vinto da ragazzo una malattia paralizzante, aver denunciato da calciatore
di serie B o C un tentativo di corruzione, per essere infine approdato, quest’anno,
alla serie A, col Cagliari. È premiato in Inghilterra, non in Italia, dal
quotidiano “The Guardian”. Di Pisacane si parla in Italia perché i giornali
inglesi ne parlano.
Mozione
degli affetti per Tevez alla Juventus due anni fa, quando, a malincuore, chiese
il rimpatrio – “voglio finire la carriera in Argentina”. Lacrime, e cessione
gratis al Boca Junior. Ora lascia l’amata patria per la Cina, a 40 milioni,
netti, l’anno.
Paolo
Valentino in prima pagina sul “Corriere della sera” è già al 2020: “C’è feeling
tra Putin e Trump. Ma quanto durerà? Poco, sembra trapelare dal Cremlino,
perché non è detto che il magnate sarà rieletto”. Elementare, Watson.
“Trovo francamente incredibile che solo
quattro giorni dopo il fallimento dell’aumento di capitale di Mps qualcuno
renda noto che la Bce ha avvisato che servono 3,8 miliardi di euro in
più. È allucinante”, etc. Nicola Borzì,
giornalista del “Sole 24 Ore”, si affida a facebook per dire la verità, di una gestione assurda,
tra banca senese e banche centrali, di una vicenda potenzialmente catastrofica.
Il giornale non aveva spazio?
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