Il
30 per cento delle 800 persone che vanno a prendere un pasto alla mensa di Sant’Egidio
a Roma sono italiani. Nel 2007 gli italiani erano l’1 per cento.
Più
italiane tra colf e badanti secondo il dato Inps: oltre il doppio dal 2008.
Erano il 9,1 per cento, quelle assunte regolarmente, nel 2008, erano il 19,1 per
cento a fine 2015.
L’Italia
è ufficialmente in deflazione. A dicembre l’Istat ha certificato un calo dei
prezzi dello 0,1 per cento. È l’effetto della debolezza dei consumi, cioè del
reddito disponibile. Ma ognuno paga aumenti a doppia cifra per la spesa
alimentare, i trasporti, l’energia.
Lo
stesso Istat lo conferma: la deflazione c’è benché a dicembre i prezzi siano
aumentati dello 0,4 per cento. Per gli aumenti dei generi alimentari di prima
necessità, delle tariffe elettriche e del gas, dei trasporti.
L’Italia
è stata – è – in deflazione come nel 1959. Ma allora in pieno boom, di un’Italia
in ascesa, oggi in inarrestabile discesa, da venticinque anni ormai, dal 1992.
Nessun commento:
Posta un commento